8 mag 2017 – Nella seconda tappa del Giro d’Italia è avvenuto un episodio che frettolosamente è stato bollato come “buffo”. Uno spettatore, vestito di rosa e in sella ad una bicicletta si è immesso sul percorso, pochi attimi prima del passaggio dei corridori, per farsi… notare.
Tra i primi a notarlo è stata una staffetta della Stradale che precede la corsa. In modi piuttosto sbrigativi e senza fermarsi (stavano arrivando i corridori e non c’era tempo di stare a discutere) ha spinto il signore in rosa verso il bordo strada facendolo cadere. Altri rappresentanti della forza pubblica hanno provveduto a toglierlo dalla strada assieme alla sua bici.
Goliardata finita con troppa durezza? No, sicurezza in corsa.
Il tipo in questione certamente non è un appassionato di ciclismo, altrimenti avrebbe saputo perfettamente, prima ancora delle regole (la strada in quel momento è chiusa e non può circolare alcun veicolo al di fuori degli autorizzati), che stava facendo correre un pericolo enorme ai corridori.
Due anni fa un altro “fenomeno” decise di immettersi nel gruppo con una fixed bike e il risultato fu una caduta spaventosa di cui il gruppo avrebbe fatto volentieri a meno.
Ecco perché il poliziotto che lo ha buttato a terra non ha esagerato, ha fatto solo quello per cui era lì: evitare pericoli inutili ai corridori e in certi momenti non c’è tempo per stare a discutere. Punto.
Tifare, applaudire, incitare è altra cosa e in bicicletta ci si può fare male davvero, per quello l’appello da condividere è un’esortazione a rispettare i corridori senza metterli inutilmente in pericolo. Anche perché eventuali conseguenze potrebbero ricadere sulla responsabilità legale di chi provoca l’incidente.
Non ne vale la pena certamente. Meglio godersi lo spettacolo senza inutili (e ridicole) manie di protagonismo. Un’invasione di percorso è un atto gravissimo e la situazione di pericolo giustifica l’intervento deciso che è stato effettuato.
RC
Se la forza pubblica usasse la stessa solerzia e efficienza anche con i veri delinquenti, l’Italia sarebbe un paese fantastico.
Io penso che quel signore, pur essendo in torto, nella caduta avrebbe potuto farsi anche molto male non avendo il casco. Giudico l’azione del poliziotto troppo dura, penso che avrebbe potuto scegliere dei modi meno drastici.