Esaurito il boom del tempo pandemico il periodo che viviamo è certamente più conservativo e guardingo per l’industria ciclo.
Ma è per tutti così? Non tanto: ci sono brand che hanno messo in campo una strategia industriale decisamente florida e propositiva. Uno di questi è Ktm, in particolar modo se si guarda al mondo “elettrico”, che per l’azienda austriaca è da anni identificato con la macrofamiglia chiamata Macina, ad indicare appunto tutti i modelli a pedalata assistita.
In questo ambito sono ben cinque la piattaforme rinnovate in maniera radicale rispetto alla scorsa stagione.
Minimo comun denominatore in quasi tutti i casi è l’adozione del sistema Bosh Performance Line SX per quel che riguarda la drive unit, che rappresenta la risposta di Bosh per allenarsi al nascente segmento delle cosiddette e-bike light, con unità leggere ed agili, che rispettano la naturalezza della pedalata tradizionale.
Tutte le nuove piattaforme elettriche Ktm adottano dunque questo sistema, e sono in effetti identificate dalla sigla “SX”.
Iniziamo dunque la rassegna delle nuove e-bike di Ktm con la Machina Revelator SX Prime, una e-road bike in carbonio, con batteria da 400 Wh e ruota posteriore con sistema Classified.
Per il mondo gravel la nuova piattaforma di riferimento è invece quella della Macina Gravelator SX, a sua volta declinata della versione Prime (con telaio in carbonio) oppure nella versione standard (telaio in alluminio).
Ancora, volendo passare al mountain biking troviamo la Machina Scarp SX, prodotta solo nella versione “Prime”, ossia con telaio in carbonio.
La nuova piattaforma Macina Sport SX è invece quella destinata al trekking e alle bici sportive.
Infine, la Mini ME è la e-bike di Casa Ktm destinata ai bambini: ha ruote da 26 pollici e telaio in alluminio.
Le cinque piattaforme realizzano in tutto 17 diversi allestimenti; come dire, non c’è che l’imbarazzo della scelta per utenti di qualsiasi tipo che volessero avvicinarsi al mondo “assistito” di Ktm.
Ulteriori informazioni: Ktm