Il mondiale Gravel 2022 ha ufficialmente preso il via oggi con la partenza delle donne elite, dei master 50 e di tutte le altre categorie donne. Un percorso quello di questo mondiale, che ha fatto discutere per quanto riguarda le difficoltà non elevate e che hanno spinto gli uomini elite ad orientare le proprie scelte tecniche su soluzioni normalmente utilizzate per le gare su strada.
Con Roberto Pellizzari di Into Prealps siamo andati a vedere quali soluzioni abbiano adottato le donne elite per questa gara, e le sorprese non sono di certo mancate.
La bicicletta della favorita, Pauline Ferrand-Prévot
Pauline Ferrand-Prévot era senza dubbio la favorita di questo mondiale gravel. La plurititolata campionessa francese si è presentata al via con una fiammante BMC Kaius 01, nuovo modello della casa svizzera realizzato proprio in ottica gravel race.
La BMC Kaius 01 di Pauline era montata con un gruppo Sram Red elettronico 12V monocorona con guarnitura da 40T e cassetta 10-44T.
Le gomme scelte per questa gara, erano invece delle Vittoria terreno dry 700×35, uno pneumatico da terreni asciutti con battistrada centrale formato da tasselli bassi e molto ravvicinati.
Per il manubrio Pauline ha scelto di utilizzare un modello da gravel con poco flare, mentre per i pedali si è affidata a dei Time Atac x12 da mtb.
Le scelte tecniche delle ragazze della nazionale italiana gravel
Siamo andati a vedere nel dettaglio quali sono state le scelte delle ragazze azzurre per affrontare questo mondiale gravel bike.
Partiamo da Chiara Teocchi poi terza al traguardo, che per questa nuova sfida si è affidata ad una Specialized Diverge Expert, una gravel orientata alle gare, montata con gruppo gruppo Sram Force elettronico 12V, monocorona da 40T e cassetta 10-44T. Per le ruote Chiara si ha scelto delle Zipp 303 in carbonio e copertoni Specialized Pathfinder Pro da 38 mm.
La bicicletta usata da Letizia Borghesi è invece una Cannondale SuperSix EVO SE, una gravel race montata con gruppo Shimano Durace 12V con rapporti stradali, ruote Vision Metron a medio profilo e coperture Vittoria Terreno Dry 700×33 mm.
Sofia Bertizzolo ha invece scelto una Colnago G3-X, bicicletta gravel race che ha equipaggiato con gruppo Sram Rival elettronico stradale e guarnitura Campagnolo Super Record 50-34T. Le ruote sono delle Campagnolo Bora Ultra Wto 33 con dischi sempre Campagnolo. Per i copertoni Sofia ha scelto dei Pirelli Cinturato Gravel H da 35 mm.
Barbara Guarischi è la campionessa italiana gravel in carica, titolo vinto il 18 Settembre ad Argenta. La sua bicicletta è una Canyon Grail CF Slx, modello gravel race della casa tedesca alla quale è stata apportata una importante modifica. È infatti stato sostituito l’attacco manubrio integrato e il manubrio a “doppia ala”, segno distintivo di questa gravel, con uno stem e un manubrio stradale più convenzionali.
Per il gruppo trasmissione Barbara ha scelto uno Sram Red monocorona elettronico con guida sulla guarnitura, per evitare cadute accidentali della catena. Il tubo reggisella è un Canyon ammortizzato per migliorare il comfort sui terreni accidentati. Ruote in carbonio a profilo medio e coperture Continental Terra Speed da 40 mm completano il set up di questa bicicletta.
Ilaria Sanguineti per questo mondiale da scelto di utilizzare una Cannondale SuperSix EVO SE, gravel race performante che ha deciso di equipaggiare con un gruppo Shimano Durace 12V con doppia anteriore Cannondale 52-36. Ruote Vision Metron a profilo medio e gomme Vittoria Terreno Dry 700×33, completano la dotazione della bicicletta di Ilaria.
Qualche scelta tecnica degna di nota si è vista tra le atlete di varie nazionalità che usano le biciclette dell’azienda islandese Lauf. Le loro gravel erano dotate di una forcella ammortizzata con elastomeri decisamente che non passava inosservata.
Per quanto riguarda la scelta dei pedali possiamo dire che almeno una metà delle atlete si è affidata ai classici pedali stradali mentre l’altra metà utilizzava pedali da mtb.
8 ott 2022 – Riproduzione riservata – Cyclinside