Distacchi, fughe e polvere d’epoca all’Eroica moderna che il contrappasso chiama solo Strade Bianche. Tadej Pogacar aveva in mente di partire sul Sante Marie ancora prima di capire il percorso. Gli hanno aggiunto un giro in più ma lui non se n’è curato, è partito sempre lì, ma di chilometri all’arrivo non ne mancavano una cinquantina ma ben 80, anzi 81 per essere precisi.
E non dite che ha ammazzato la corsa perché lo spettacolo è stato esaltante, pioggia compresa che alla fine si è inchinata anche lei al più forte.
Dietro Pidcock ha difeso l’onore del vincitore uscente, una storia da raccontare e che entusiasma. Ma probabilmente aveva qualcosa di meno l’inglese oggi, l’attendismo della sua squadra ha fatto pensare che non fosse al massimo anche se il suo scatto, pure se tardivo, ha fatto sperare qualche tifoso.
Comozione sul traguardo: Pogacar ha avuto il tempo per fermarsi, poco prima della riga e tirare su la bici. La linea l’ha passata a piedi, bici su, festeggiando.
ORDINE D’ARRIVO
1 – Tadej Pogačar (UAE Team Emirates) – 215 km in 5h19’45” media di 40.344 km/h
2 – Toms Skujins (Lidl – Trek) a 2’44”
3 – Maxim Van Gils (Lotto Dstny) a 2’47”
Tra le donna Lotte Kopecky ha tagliato il traguardo per prima con la maglia iridata.