Tour de France: sorpresa!
A Serre Chevalier trionfa Vingegaard e crolla Pogacar. Sorrideva un attimo prima Pogacar, poi il buio, come quando mangi male, quando ti accorgi che le gambe che avevi a tutta, all’improvviso non ci sono più. Morbide, mosce, di spugna. Non fosse stato per quegli ultimi chilometri avremmo detto niente. E invece sorpresa.
Una sopresa che dà morale a Vingegaard che scatta, prende metri, si volta e gli sembra incredibile. E allora va ancora di più. La salita è la crisi di Pogacar che accumula secondi tutti insieme. Una settimana corsa a record di velocità e questo è il risultato, tanto caldo pure.
Tattica riuscita alla Jumbo Visma che sembrava non avere speranze nei confronti di un Pogacar che sembrava ballare a dispetto di tutti.
Van der Poel e Van Aert all’attacco non sono quasi una sorpresa se non fosse che il primo ha corso un Tour abbastanza opaco, a parte la fiammata della prima tappa a cronometro che lo aveva catapultato dai primi. In fuga a prendere minuti ma è solo un canto del cigno per Van der Poel che all’imbocco della prima salita molla definitivamente e sale in ammiraglia ritirandosi dal Tour de France 2022.
Va così, ma prosegue Van Arte selezionando attaccanti sempre di più. L’attenzione è qui finché la Jumbo Visma non mette in pratica la sua tattica mandando all’attacco Primoz Roglic. Seguito subito dalla maglia gialla Tadej Pogacar che controlla senza problemi. In apparenza almeno, fino a qui.
Salite sì, un seconda categoria, un colle di prima e poi la fatica di due Hors Categorie. Nella classificazione del Tour de France sono le salite peggiori. D’altra parte il Galibeier e Serre Chevalier non possono essere da meno. È sulla prima di queste due HC che attacca Roglic a più riprese finché nella risposta definitiva di Pogacar è proprio Roglic a staccarsi finché non resta da solo Pogacar con Vingegaard. Nel tentativo di squadra di mettere alle corde la maglia gialla è proprio lo sloveno che risponde lasciando Vingegaard da solo.
Van Aert, passato il Galibier, si mette al servizio della squadra, si fa riprendere e inizia a fare un formidabile servizio recupero, prima con Vingegaard e poi si lascia pure staccare per recuperare, e riportare sotto, lo stesso Roglic. Formidabile.
Poi black out, inaspettato, improvviso, come quando manca la corrente, come quando spegni il motore, come quando hai una crisi di fame, o di sete, o tutto insieme.
13 lug 2022 – Riproduzione riservata – Redazione Cyclinside