Che sarebbe stata una gara a cronometro violenta lo si era capito già dai primi arrivi: corridori che si sdraiavano per terra a bocca spalancata, non abbastanza grande per l’aria che cercavano.
Qualcuno ha pure vomitato per lo sforzo violento soprattutto del finale, piazzato lì in salita e con un fondo di acciottolato che spezzava ritmo, gambe e respiro.
Li si poteva vedere già al via e provare a prevedere l’arrivo. Sguardo smarrito Van Aert: dietro, Ganna calmo, ma inesorabile come sa essere lui. Tarling concentrato a inanellare tempi stellari. La sorpresa è lui. E poi Evenepoel, così concentrato da dire “calma” anche all’ammiraglia che si esaltava a incitarlo. Lui sa, sa gestirsi, sa dove spingere, sa dove recuperare. Soprattutto, sa andare da solo, come è abituato in molte corse che ha trasformato in cronometro individuali lunghe come questa dopo aver staccato tutti gli altri.
Sopra Tarling i fenomeni sono Ganna ed Evenepoel in ordine di una quindicina di secondi per uno in vantaggio sull’altro. Ganna ha limato curve, sfiorato l’erba e cercato la linea più veloce. Ha ripreso Pogacar nel finale, partito prima di lui.
Ma non ha potuto niente contro un fenomenale Remco Evenepoel. Per il Belga c’era ancora dentro la rabbia di un mondiale in linea finito peggio delle aspettative che si è sommata alla forza che ha dentro.
Lo vedremo ancora in maglia iridata almeno nelle cronometro.
Ordine d’arrivo
1 | 3 | EVENEPOEL Remco | 55:19.23 |
2 | 5 | GANNA Filippo | +12.28 |
3 | 19 | TARLING Joshua | +48.20 |
4 | 14 | McNULTY Brandon | +1:26.91 |
5 | 18 | van AERT Wout | +1:37.23 |
6 | 24 | OLIVEIRA Nelson | +1:52.46 |
7 | 21 | DENNIS Rohan | +1:53.66 |
8 | 20 | CATTANEO Mattia | +1:56.78 |
9 | 9 | BJERG Mikkel | +1:58.96 |
10 | 4 | THOMAS Geraint | +2:04.47 |