8 mag 2021 – In una cronometro, lo avevamo detto presentando la bicicletta di Filippo Ganna, ogni dettaglio è importante e nella questione aerodinamica il corpo del ciclista è preponderante, nella considerazione dell’impatto all’aria, rispetto anche alla bicicletta.
È per questo motivo che se si vuole rendere aerodinamico un ciclista, dopo aver lavorato sulla posizione e quindi sulla bicicletta, si lavora sul body che dovrà indossare durante la prova.
La Ineso Granadier, la squadra di Filippo Ganna, collabora tecnicamente con il marchio Castelli, di proprietà del maglificio Valcismon (che ha anche altri marchi sportivi, tra cui Sportful). Ma quello di Castelli con la Ineos è un rapporto decisamente stretto ed esclusivo, sin da quando la squadra si chiamava Sky. Con il Giro d’Italia, poi, il rapporto si è fatto ancora più stretto visto che Castelli è anche sponsor della Corsa Rosa e firma le maglie dei leader.
Abbigliamento esclusivo
Quello con la Ineos, dicevamo, è un lavoro unico nel suo genere. Il team di sviluppo di Castelli lavora a stretto contatto con i tecnici della squadra e, tanto per dirne una, le divise dei corridori sono tutte realizzate su misura, una per una. Nella sede dell’azienda (guardate il nostro reportage qui) c’è un archivio dedicato al Team Ineos con tutti i “segreti” degli studi che vengono via via realizzati.
Quel Body speciale
Lo studio sull’aerodinamica avviene, tanto più, per un campione come Ganna. L’iridato ha sfruttato un body fatto su misura e con un numero di cuciture ridotte proprio per ridurre l’attrito con l’aria. Castelli è in costante elaborazione di nuovi prodotti e spesso fa provare ai corridori le soluzioni direttamente in gara. Per essere perfettamente aderenti al corpo e non fare alcuna piega durante la corsa, i body da cronometro sono studiate centimetro per centimetro e risultano anche tiratissimi una volta indossati. Motivo per cui i corridori (ma qui è questione comune e non riguarda solo la Ineos) devono indossare il body completamente prima di iniziare il riscaldamento e spesso devono pure venire aiutati dal personale del team. Una volta iniziato il riscaldamento, con la pelle sudata, non entrerebbero, letteralmente, più.
Nel body di Filippo Ganna, in particolare, si notano delle nervature sulle maniche lunghe. Una soluzione aerodinamica elaborata ad hoc? Ricorda vagamente il lavoro fatto a suo tempo con Froome (poi vietato dall’UCI), ma in questo caso si tratta di una lavorazione davvero minima.
Maglia Rosa in palio
Gli sforzi congiunti della ricerca tecnica, della preparazione e, soprattutto, del super motore di Filippo Ganna, hanno portato alla prima Maglia Rosa di questo Giro d’Italia che, ci fanno sapere proprio da Castelli, è a disposizione dei tifosi con l’autografo del corridore.
Se volete vincere il simbolo del primato con la firma di Ganna dovete collegarvi a questo link e seguire le istruzioni. Per qualche fortunato ci sarà un ricordo da collezione: https://a.pgtb.me/83zz30
Ulteriori informazioni: https://www.castelli-cycling.com/no-it/
Redazione Cyclinside