di Lorenza Cerbini
In versione ridotta rispetto all’ultima edizione, quella del 2019 vinta dal belga Mauri Vansevenant. Torna il Giro Internazionale della Valle d’Aosta – Mont Blanc, riservato agli U23 e gran gala per scalatori e occasione per far conoscere questa regione dove anche il turismo muove l’economia. Le tappe si riducono a tre, nessuno sconfinamento Oltrealpe, in Francia e Svizzera come era accaduto in passato. Il Covid impone le sue regole. Organizza la storica Società Ciclistica Valdostana che ha messo a punto un percorso molto impegnativo. Nella prima tappa da Pollein a Pollein di 110 km ad esempio, ci sarà da afrrontare la Terreblanche, un “muro” di circa due chilometri con pendenze vicine al 20%, ripercorre una vecchia pista di slittino su pista naturale. Un Giro come sempre internazionale. Le nazioni rappresentate sono 14: Italia, Norvegia, Stati Uniti, Olanda, Austria, Gran Bretagna, Spagna, Colombia, Belgio, Francia, Svizzera,Germania, Russia, San Marino. Le squadre presenti ben 28 di cui 5 italiane: Cycling Team Friuli, Team Colpack Ballan, Qhubeka Assos Continental, Lan Service Zheroquadro Cycling Team (con l’unico valdostano in gara Laurent Rigollet) e Iseo Rime Carnovali.
Occhi puntati sui ciclisti colombiani del team Colombia Tierra de Atletas e sui messicani del team AR Monex Pro Cycling Team (la squadra è affiliata a San Marino). Nel 2019, ful il colombiano Santiago Buitrago a rivelarsi sulle salite valdostane per poi passare pro con la Bahrain Victorious. I sudamericani, ormai si sa, sono sempre a loro agio sulle salite e potranno farsi valere in questa classica per veri scalatori. Chi vorrà seguire il Giro, giunto alla 57esima edizione, potrà farlo live in diretta integrale sulla pagina Facebook dedicata (https://www.facebook.com/girovda) col supporto di Radio Proposta in Blu e Toscana Sprint. “Le ripartenze non sono mai facili e nonostante il periodo di grande incertezza, siamo riusciti a proporre una corsa tutta disegnata sul territorio valdostano. Una starting list di caratura mondiale e un percorso, come tradizione, ricco di salite renderanno memorabile anche questa edizione del Giro della Valle d’Aosta”, ha dichiarato Riccardo Moret presidente della Società Ciclistica Valdostana. L’albo d’ro basta da solo a raccontar euna storia che ha regalato al ciclismo grandi campioni. Un trampolino di lancio per Fabio Aru che lo ha vinto due volte consecutive (2011-2012), come pure Marco Marzano (2002-2003), Yaroslav Popovych (2002-2001) e Ivan Gotti (1989-1990). Nell’albo d’oro anche Thibaut Pinot. Nell’edizione 2019, solo l’ultima tappa è andata ad un italiano, Andrea Bagioli (oggi professionista con la Deceuninck-Quick Step), che sul traguardo di salita che porta a Cervinia ha battuto Maxim Van Gils (Lotto) e Michel Ries (Kometa). L’edizione 2019, se l’aggiudicó il belga figlio d’arte Mauri Vansevenant (EFC).
In questa edizione, le maglie da assegnare saranno quattro: gialla di leader della classifica generale (sponsorizzata da Eaux Valdôtaines); a pois dei Gran Premi della Montagna (patrocinata da CVA Energie); rossa degli Sprint Catch (contraddistinta dal logo del Giro Ciclistico della Valle d’Aosta) e bianca riservata alla classifica a punti con l’emblema della Regione Valle d’Aosta.
Le tappe:
Venerdì 16 luglio: Pollein – Pollein di 110 chilometri. Una frazione ricca di salite brevi, ma impegnative e di discese tecniche. La prima maglia gialla si assegnerà dopo aver affrontato i GPM di Jeanceyaz, Grand Brissogne, Terreblanche e Les Fleurs.
Sabato 17 luglio: Valtournenche – Cervinia di 160 chilometri con le ascese di Perloz, Col d’Arlaz, Col Tsecore, Col Saint Pantaléon e gran finale a Cervinia.
Domenica 18 luglio: Fénis – Cogne di 150 km, sancirà le gerarchie finali del Giro della Valle d’Aosta sulle salite di Doues, Verrogne, Les Combes e l’ascesa finale a Valnontey, nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso.
13 lug 2021 – Riproduzione riservata – Cyclinside