29 ago 2017 – Ci siamo: valigie nel bagagliaio, schede di memoria nelle macchine fotogarfiche e computer pronti a correre su e giù per i padiglioni di Eurobike, a Friedrichsafen, in Germania.
Il mercato è in grande fermento e i temi sono quelli già discussi più e più volte anche sulle pagine di Cyclinside. L’aerodinamica che fa le bici belle (e costosissime), l’efficienza di materiali ricercati (carbonio sì, ma ci sono anche gli altri e non chiamateli vecchi) sono alcuni dei temi da trattare.
La bicicletta da corsa ormai ha digerito le polemiche sui gruppi elettronici rivolgendo tutte le voci ai freni a disco. Saranno questi, in effetti, il motivo principale delle presentazioni che già abbiamo anticipato in molti casi. I freni a disco sono strettamente connessi alla sicurezza e chi li ha provati sa di cosa stiamo parlando. Probabilmente è solo il mercato che si deve abituare alla nuova tipologia. E se l’ha fatto con i gruppi elettronici tanto più con i freni a disco, scommettiamo?
Intanto le aziende ci credono e presentano sempre più spesso modelli con soluzione obbligata e senza possibilità di scegliere i freni tradizionali. Dal canto loro questi freni sono ben lontani dal tramonto, anzi, la sfida ora è proprio nell’arrivare a imitare il più possibile la frenata dei dischi e c’è un bel lavorare di produttori di componentistica e ruote.
Le ruote: altro tema importante. Il mercato spinge sempre di più verso i copertoncini e cerca di farli digerire anche ai pro’. Nella versione tubeless gli argomenti sono forti anche se il passaggio importante non appare cosa immediata. Certamente c’è molto spazio nel mondo amatoriale e i numeri sono favorevoli in questo senso. Tutti d’accordo, invece, sull’aumento di sezione delle gomme. Acquisiti i 25 millimetri di diametro qualcuno inizia a proporre anche il 28, per lo meno fornendo telai e ruote già pronti per chi volesse osare.
Ruote ancora più abbondanti per le biciclette Gravel. Un settore che appariva una curiosità si sta rivelando un vero e proprio traino per il mercato. L’idea di pedalare ovunque con la bicicletta da corsa, magari ottimizzata nella geometria più comoda sta piacendo proprio per la versatilità che presuppone. I puristi storcono il naso, ma il mercato cresce con nuovi utenti.
A fare vincenti le gravel è anche la geometria. Sembra un po’ la scoperta dell’acqua calda ma, in effetti, quanti hanno bisogno di telai con disegno scattante e nervoso? Spesso anche i corridori professionisti vanno in controtendenza se devono affrontare tappe lunghe e faticose.
Versatilità poi è una parola che sta facendo letteralmente decollare il fenomeno ebike. L’aumento dell’utilizzo dei pedali in città è nelle politiche di tutto il mondo civilizzato. Nella versione ebike le possibilità si allargano ancora di più dando nuovi spunti al turismo e alla diffusione stessa della bicicletta.
A favore delle ebike c’è anche un settore che si evolve. L’efficienza delle biciclette moderne è il risultato di batterie più potenti e motori efficaci e silenziosi che permettono autonomia e durata nel tempo. Insomma, costerà pure una buona ebike, ma è un investimento decisamente vantaggioso se la si utilizza per bene.
Tecnologia che cresce anche negli accessori. È proprio la diffusione della bicicletta che sta portando sempre di più a soluzioni che non solo vengono pensate ma ora “vale anche la pena produrre”. Non è poco. Guardata il settore donna, ad esempio, dalle bici, all’abbigliamento ad accesso pensati per le cicliste. C’è davvero di tutto ed è stato coniugato al femminile tutto quel che era possibile. A cominciare da manubri e selle, ovviamente.
Ci mettiamo in movimento, ci sarà tanto da raccontare. Le agende sono piene di appuntamenti da onorare e altre curiosità da scoprire.
Pian piano vi racconteremo tutto nella sezione dedicata alle novità del 2018. È già ricchissima, per non perdere niente mettetela subito nei preferiti!
Guido P. Rubino