13 lug 2016 – Tappa tranquilla? Mica tanto. C’era il vento oggi protagonista in corsa, anzi c’è ancora. Perché il rischio che salti addirittura l’arrivo al Mont Ventoux di domani, mostro sacro da affrontare nel giorno di festa della Francia e che invece rischia di dover ripiegare sul piano B o C o chi altro ne metta. Anni fa du Contador a sorprendere Froome con i ventagli, oggi Contador se la guarda in tv ma la Sky ha imparato la lezione mettendosi tutta davanti e, anzi, provando ad aprire un ventaglio maligno lì dove il vento fa più male.
Ventagli e poi gruppo compatto fino a 15 chilometri dall’arrivo quando il vento a favore, che stava sparando il gruppo a più di sessanta all’ora mette ancora in crisi il gruppo. È a Tinkoff a portare l’attacco, con Peter Sagan che parte a tutta con un gregario e risponde nientemeno che Chris Froome con Thomas che stringe i denti da bravo inseguitore.
Perché scatta Froome? Per superiorità manifesta evidentemente, anche se in più riprese Froome lo si è visto stringere i denti per rispondere alle violente frustate di Sagan.
Il gruppo intanto, dietro, si fa sorprendere, Quintana fra tutti, ma poi anche gli altri della classifica. E la fuga va, due Tinkoff e due Sky a menare a tutta come se finisse il Tour stasera. Dietro panico per i velocisti, a cominciare da Cavendish che urla alla radio e sta nelle retrovie un po’ troppo solo.
Questo Froome tattico e attaccante continua a stupire e a guadagnare secondi dove non aveva mai fatto. E domani c’è il Mont Ventoux: potrebbe aspettare tranquillamente, ma forse ha paura di Quintana in salita? Per come sta andando difficile che abbia qualcosa da temere. Sembra correre da cannibale, perdonateci il paragone.
Quella di oggi è stata una corsa faticosa però e questo finale ne è stato la testimonianza. Non c’era da stare il gruppo a riposarsi, perché il vento, quando tira così forte, ti viene a cercare anche dentro al gruppo, distruggendolo e affaticando le gambe. A un certo punto c’è stato anche il rischio ventagli e allora guai a correre dietro, ma bisogna avere gambe buone e mente lucida. E a Froome in questo momento non mancano nessuna delle due.
Alla fine va pure a fare la volata, sono sempre secondi in più da mettere nel bottino, ma non c’è storia per Sagan che consolida ancora di più la maglia verde.
Si può battere in qualche modo questo Froome? Per ora no: ha vinto in discesa e in pianura. E il suo punto forte sarebbe la salita…
Guardate il finale strepitoso:
https://www.youtube.com/watch?v=xetu5fHNWCY
GR