10 lug 2016 – Contador saluta, si scusa, e se ne va. Da combattente qual è è facile immaginare come questo ritiro gli bruci più delle ferite che si porta dietro dalla prima tappa. Una settimana a stringere i denti resistendo come poteva e perdendo il meno possibile e oggi l’abbandono. Ha fatto pure uno scatto, sulla prima salita, che aveva fatto pensare chissà che, ma era il suo modo di salutare la corsa. Chissà se al vincitore finale di questo Tour diranno che sì, però se Contador non fosse caduto… meglio guardare avanti allora, riprendendo dal numero di Froome in discesa ieri.
Intanto si arriva ad Andorra, fuga e Dumoulin che arriva da solo dopo aver staccato tutti i compagni di avventura di giornata.
Intanto registriamo ancora Nibali a corrente alternata. Oggi è rimasto al fianco di Fabio Aru senza dare nemmeno l’impressione di soffrire troppo. Che stia davvero accumulando svantaggi per fare qualche numero nei prossimi giorni? Per Aru potrebbe essere fondamentale. Evidentemente in casa Astana hanno ritenuto più opportuna questa soluzione che non avere due capitani vicini in classifica.
Nella salita finale verso Andorra Arcalis, a tre chilometri dall’arrivo lo scatto di Henao, compagno di squadra di Froome e poi della stessa maglia gialla che si porta dietro solo Quintana, prima della risposta di Martin. Dietro c’è tanta fatica, a cominciare da Valverde attaccato con un filo sempre più sottile ai primi della classifica generale. Scatti e controscatti che alla fine fanno male proprio a Fabio Aru, con Nibali a fargli da scudiero (!). Sul traguardo perde un minuto circa dalla maglia gialla e non fa ben sperare. È appena finita la prima settimana.
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Redazione Cyclinside