di Guido P. Rubino (riprese Luigi Ciccarone)
Proprio in questo momento di grande richiesta di biciclette da parte di un pubblico sempre più ampio, non solo di grandi sportivi, diversi negozi di biciclette stanno soffrendo economicamente. Sembra un paradosso ma c’è una spiegazione di mercato che siamo andati ad analizzare con Dario Acquaroli, Marketing Manager di Merida Italy ed ex campione di Mountain Bike.
La grandissima richiesta di biciclette che si è avuta a partire dal 2020 ha generato una domanda enorme alla quale molti negozianti hanno risposto investendo in modo anche importante. Ora, però, la mancanza di biciclette (ne avevamo parlato anche qui proprio con Acquaroli) sta generando una crisi economica dovuta alla mancanza di liquidità dei negozi.
Si tratta di una situazione che riguarda soprattutto negozi di piccola dimensione ma che le stesse aziende hanno tutto l’interesse che rimangano in buona salute. Sì, i grandi negozi hanno un “peso” importante nei fatturati ma guai a far deteriorare il mercato.
Quali sono, quindi, i consigli per questi negozi? Di non avere paura di trovarsi con non molta liquidità ma, anzi, di parlarne con le aziende così da studiare una soluzione insieme in attesa che il mercato torni a stabilizzarsi.
19 gen 2022 – Riproduzione riservata – Cyclinside
Mi sembra che più che i negozi non siano strutturate le aziende nell’evadere gli ordini, non capisco il discorso relativo alla liquidità, lavoro in un negozio dove trattiamo 4 marchi (spagnolo, svizzero, tedesco e italiano) ordini effettuati a settembre 2021 ma siamo in attesa ancora di ordini del 2020 eppure le bici arrivano con il contagocce ed alcuni clienti reclamano l’anticipo versato perché il prodotto tarda ad arrivare, gli stessi pezzi di ricambio richiedono tempi biblici, oltretutto le aziende hanno ritoccato i listini prezzi nel 2022 rispetto al prodotto presentato l’anno precedente e già in ordine