Nonostante le ottimistiche previsioni ANCMA, l’opinione di alcun addetti ai lavori sulla situazione del mercato bici in Italia non è così rosea come al contrario suggerisce l’associazione Nazionale di settore di Confindustria.
Della questione abbiamo infatti avuto occasione di parlare con Graziano Beltrami, amministratore della omonima Beltrami TSA di Reggio Emilia, che definire semplicemente come azienda di distribuzione appare riduttivo.
«Il mercato paga ancora pesantemente i postumi della offerta “drogata” dell’era covid»: ci ha spiegato Beltrami, ovvero di quel periodo in cui soprattutto i grandi marchi hanno spinto sull’acceleratore della produzione».
La riduzione drastica della domanda ha però creato la situazione che tutti conosciamo, con scorte di magazzino anche cinque, sei volte maggiori rispetto alla domanda reale.
Per fortuna di Beltrami TSA, il mercato di livello premium soffre molto meno di quello di gamma media o bassa, ed è questo quel che tiene in buona salute e infonde comunque ottimismo a questo distributore che ha sempre puntato a lavorare con marchi di livello qualitativo elevato.
Inoltre, da qualche anno a questa parte, oltre alla distribuzione, Beltrami TSA sta investendo tantissimo anche sul servizio assistenza (da un anno e Sram Italia Tech Center ufficiale) e sulla formazione (con la Beltrami Tech Accademy, che è un’offerta formativa per meccanici).
Tornando al mercato, oggi gli sconti appaiono la strada obbligata per chi è ha necessità di trovare liquidità necessaria semplicemente per non chiudere. «Ma – spiega l’amministratore di Beltrami TSA – l’over produzione è stata talmente alta che anche regalandole oggi tante biciclette non si riescono a far fuori… ».
Secondo me il vero nodo è dovuto al fatto che l’usato non ha mercato per cui necessariamente l’utente medio non riuscendo a rivendere l’usato non compera il nuovo. Questo è un problema che dovrebbero risolvere i rivenditori
I margini di guadagno che hanno le aziende sono troppo alti una e MTB non si può farla pagare 6000 7000 Euro perché la gente non e’ stupida il valore effettivo di queste e MTB e’ circa la metà ed io non sono presuntuoso di sapere tutto ma me ne intendo molto e so` anche i prezzi delle componenti quindi se non abbasserete i prezzi di almeno il 30 40 % ne venderete sempre di meno riflettete care aziende 🤷
La bicicletta non è un bene di consumo primario…e ancora meno una bici per una disciplina specifica, per cui a meno che l’utente non la utilizzi a livello agonistico, la si usa per divertimento/svago (intendendo: fare GF, o banalmente allenamenti per il benessere psicofisico). La maggior parte quindi degli utenti una volta affrontata la spesa (grossa, in ogni caso), non ha la necessità di dover cambiare ogni 2 anni la propria bici. caso mai si fa manutenzione e qualche upgrade…finché le case produttrici lo permetteranno(altro punto su cui bisognerebbe aprire una discussione). Per questo motivo anche oggigiorno la bicicletta in acciaio e dura a morire. Se i prezzi rimarranno così alti, io credo che tra un po’ assiteremo a quello che succede esattamente oggi con l’automotive: ovvero il noleggio a lungo termine; piccole rate con possibilità di riscatto oppure passare al modello nuovo…