La tattica Ineos premia all’Amstel Gold Race 2022 Michal Kwiatkowski. La squadra inglese mette nel sacco Mathieu van der Poel che ci sperava e ci ha provato fino all’ultimo a recuperare il distacco che aveva dai primi due. Finale da fotofinish che da queste parti è sempre a rischio. Prima sembrava assegnata a Cosnefory, poi il fotofinish (sicuro stavolta) dice il corridore della Ineos.
L’Amstel Gold Race è partita con un nemico pubblico numero uno, sportivamente parlando: Matheiu van der Poel. Era lui il favorito della vigilia, ma non erano certo da seconda fila gli sfidanti. L’edizione del 2022 è diventata una gara a lenta eliminazione. Passata la fuga iniziale dietro si è cominciato a fare sul serio a una cinquantina di chilometri dal traguardo.
Strade che si inseguono e si annodano nei vialetti olandesi tra tifosi composti e prati verdi che non sembra nemmeno di essere da queste parti, incastrati tra Belgio, Germania e Olanda. Particolarità del Limburgo che si è inventato una corsa da una birra (il sito stesso della corsa permette l’accesso solo ai maggiorenni, ché esagerare è un attimo).
E spingono forte i corridori, sempre con la catena in bella tensione con l’obiettivo di lasciare Van der Poel da solo, sperando che basti. La tattica d’attacco è della Ineos che riduce il gruppo dei migliori a una decina di corridori alla fine del Keutenberg. C’è Pidcock che ha un sasso nella scarpa da togliere dallo scorso anno.
Intanto, nell’ultimo passaggio sul Cauberg è stato Kwiatkowski ha partire, poi seguito da Cosnefroy per ribadire la tattica Ineos di mettere nei guai Van der Poel. Vanno via così, con strappi dietro che riducono i secondi ma non bastano a chiudere il buco. Arrivano a vederli quando ormai la volata è già lanciata. Per Van der Poel è rimasto il quarto posto.
Per i nostri colori era iniziata bene l’Amstel Gold Race: con la vittoria di Marta Cavalli nella prova femminile che ha tenuto il gruppetto delle migliori nell’ultimo passaggio del Cauberg e ha piazzato la sua botta appena la strada si è addolcita, mentre le altre si sono guardate per qualche metro di troppo.
10 apr 2022 – Riproduzione riservata – Redazione Cyclinside