di Paolo de Bernardi
Voglia di crederci quanto quella di arrivarci, alla disperata, per agguantare un traguardo. A Benoit Cosnefroy, pochi minuti dopo l’arrivo dell’Amstel Gold Race è arrivato un regalo di Natale in anticipo, o forse di compleanno, ma sarebbe bastato anche un regalo di onomastico in ritardo, visto che san Benedetto è il 3 marzo. E Cosnefroy, benedetto, si è sentito davvero per un attimo, quando radio corsa ha gracchiato che il vincitore dell’Amstel Gold Race 2022 era lui, al fotofinish.
Nel suo team non hanno verificato la notizia troppo bella per non crederci. E poi se lo dice radiocorsa è vera. E allora gioia, quella che è durata una trentina di secondi. Quella che un giudice attento del fotofinish ha spento appena ha visto che si stava accendendo dalla parte sbagliata.
No no, signori, non è così, ha vinto l’altro. Silenzio.
Sipario, fine. Sai che consolazione il secondo posto in una Classica del Nord che pensavi di aver vinto?
Che poi Benoit, Benedetto, lo sapeva benissimo dentro di sé. È che sul traguardo l’occhio lo butti per capire chi e per sapere come. E Benoit, d’istinto, ha picchiato il pugno sul manubrio: si era visto secondo per lo spessore di un cerchio della ruota.
Mikal Kwiatkowski, invece, era rimasto immobile. L’occhio l’ha buttato pure lui ma si sarà ricordato che l’anno scorso era successa la stessa cosa al suo compagno di squadra, Tom Pidcock, contro quel mostro di Van Aert. Si era visto primo pure lui, ma poi, in qualche modo, la vittoria è andata all’altro. Se lo dice il fotofinish inutile discutere. Vai a sapere se è allineato nel modo corretto. Semplicemente non è argomento di discussione e pace così.
Ecco. Quella è la faccia di Benoit che si è sentito davvero Benedetto e, per un attimo, ha vinto l’Amstel Gold Race 2022. Poi il fotofinish ha rimesso le cose a posto, sensazioni comprese, e quel viaggio assurdo è tornato alla realtà. Signori si scende, la giostra chiude, bentornati sulla Terra.
Solo per questa faccia e lo sgomento che ne è seguito, noi, da oggi, tiferemo un po’ per Cosnefroy, vincitore di un’Amstel Gold Race per trenta secondi. Giusto il tempo di rientrare da quell’Iperuranio dove aveva vinto una corsa da cambiarti la carriera.
10 apr 2022 – Riproduzione riservata – Cyclinside