di Lorenzo Arena
28 apr 2021 – Ancora poco meno di due settimane e sarà al via la Corsa Rosa. La città di Torino ospiterà la Grande Partenza e darà il via alla centoquattresima edizione del Giro d’Italia. Ma la domanda principale è: che Giro sarà?
Come sempre, difficile fare previsioni, quest’anno più che mai vista la mancanza di un assoluto favorito. Tantissimi punti di domanda e poche certezze ma un parco partenti di tutto rispetto. Un deciso passo in avanti rispetto le ultime edizioni. Cyclinside ha analizzato uno per uno gli iscritti (elencati qui) e queste sono le nostre conclusioni.
Ineos
Iniziamo dal numero 1, il vincitore dell’anno scorso, Tao Geoghegan Hart, che non partirà come già largamente anticipato, ma la sua Ineos Granadiers sì e porterà la loro punta di diamante Egan Bernal. Qualche dubbio sulla sua tenuta è lecito. Ha iniziato benissimo la stagione ma alla Tirreno-Adriatico ha mostrato qualche cedimento. La sua non presenza al Tour of the Alps ha fatto storcere il naso ai più. Avrà risolto i suoi problemi alla schiena? Insieme a Bernal, la corazzata inglese porterà Pavel Sivakov che verrà probabilmente tenuto come “punta di riserva”. Da Ivàn Sosa ci si aspettano cose egregie in montagna, non dimentichiamo che quest’anno il colombiano ha già saputo vincere sul Mont Ventoux. Per le tappe intermedie Gianni Moscon ha fatto recentemente vedere di essere in palla con due vittorie di tappa al Tour of the Alps. Aggiungiamoci poi la moto Filippo Ganna per le cronometro e non è un azzardo pensare che la Ineos possa tornare a casa con almeno 3-4 vittorie di tappa. Ma il Giro? Un altro paio di maniche.
Team DSM
Il Team DSM ripresenterà la rivelazione dell’anno scorso Jay Hindley, al Tour of the Alps sembrava essere sulla strada giusta per il Giro ma una brutta caduta nella penultima tappa gli ha impedito di terminarlo. Sembra, che i danni siano limitati. Se è cosi’ ci aspettiamo delle belle cose da lui nella terza settimana. DSM schiererà un’altra punta: il francese Romain Bardet finalmente correrà il Giro. Dopo anni di tentativi al Tour de France, si metterà alla prova in una gara a lui probabilmente più congeniale. Per lui un programma tutto italiano per il momento: 20° alle Strade Bianche, 27° alla Sanremo, 8° alla Tirreno e 9° al Tour of the Alps. Mai veramente “in the picture” ma nemmeno tanto male. Se la sua condizione migliorerà ancora un po’ potrebbe essere una sorpresa. Il figlio d’arte ed esperto Nicolas Roche, si farà sicuramente vedere, soprattutto nella parte iniziale del Giro.
BikeExchange
La Team BikeExchange porterà una squadra compatta a servizio della sua unica punta. Abbiamo detto che non c’è un favorito numero uno ma da quanto visto al Tour of the Alps, Simon Yates ci va molto vicino. Nessuno è stato in grado di metterlo in difficoltà nelle Dolomiti e parte con il morale a mille. Deve pero’ stare attento a non strafare nella prima metà altrimenti rischia di ripetere la debacle nel finale del Giro anno 2018. Il suo motto dovrà essere: “errare humanum est, perseverare diabolicum”. A supporto dell’inglese diverse “vecchie conoscenze” come Mikel Nieve e Tanel Kangert e Cameron Mayer.
Israel Start-Up Nation
L’Israel Start-Up Nation darà i gradi di capitano all’irlandese Dan Martin. Un 2021 piuttosto avaro di soddisfazioni per lui per il momento. Se riuscirà a trovare la condizione necessaria potrebbe essere un pretendente al podio finale ma deve cambiare ritmo. Il terzo posto nella tappa chiave del Tour of the Alps fa comunque ben sperare. L’arrivo di Sestola (4° tappa) potrebbe essere il luogo giusto per la zampata. A supportare Martin, ci saranno tanti corridori di “esperienza”: Alessandro De Marchi per le tappe alpine, i due ex-primatisti dell’Ora Dowsett e Brändle e il gorilla-nonno André Greipel per le volate.
Trek Segafredo
La Trek Segafredo farà partire, grazie al recupero a tempo di record, l’inossidabile Vincenzo Nibali. Tanto di cappello al Vincenzo nazionale, trovare la motivazione per rimettersi in sella dopo la frattura del Radio, non è da sottovalutare. Quale sarà però il suo vero obiettivo? Pensare che possa dare la caccia a una o due tappe di montagna lasciando la classifica a Bauke Mollema non suonerebbe come una bestemmia, anzi. L’olandese è una sicurezza in termini di prestazioni: 6° al Tour del la Provence, 3° al Tour des Alpes Maritimes et du Var con una vittoria di tappa, vincitore al Laigueglia, 2° al GP Industria e Artigianato, 7° al GP Indurain e 8° alla Liegi. La compagine americana metterà nel piatto anche Giulio Ciccone. Difficile capire quale ruolo gli sarà assegnato. Ha iniziato il 2021 in modo molto attivo ma dalla Tirreno sembra aver perso un po’ di smalto. Tutto pianificato per il Giro? Gianluca Brambilla e Julien Bernard hanno ritrovato un buon smalto in questo inizio stagione e saranno a supporto del team ma avranno probabilmente via libera in qualche tappa.
Jumbo-Visma
La Jumbo-Visma prosegue con la sua filosofia che già le era tanto cara ai tempi della Rabobank: tutto e tutti per il Tour de France. Il Giro viene visto come un’occasione per dare un contentino ai gregari di lusso, George Bennett in questo caso, facendogli fare classifica e di rimpinzare la squadra di giovani di belle speranze. Troppo poco a nostro avviso. Novità dell’ultima ora è il ritorno dello sprinter olanderse Dylan Groenewegen, saprà scrollarsi di dosso le paure e la ruggine dopo la lunga squalifica? Da tenere comunque d’occhio la ruota veloce David Dekker (figlio di Erik Dekker) e il “nostro” passista Edoardo Affini.
Deceuninck-Quick Step
La Deceuninck-Quick Step ha fatto le cose in grande. Normalmente il Wolfpack belga è solito presentare un B-Team al Giro ma non quest’anno. Il catalizzatore di tutte le attenzioni è senza dubbio il giovane talento Remco Evenepoel. Al ritorno dopo mesi di riabilitazione a seguito della agghiacciante caduta al Giro di Lombardia dell’anno scorso sarà alla sua prima gara in assoluto. Nessuno sa come va veramente, o meglio… lui stesso e il suo preparatore sicuramente lo sanno ma sono riusciti a non far trapelare nulla a riguardo. In ogni caso sarà anche la sua prima corsa di tre settimane e la tenuta è tutta da dimostrare.
Conoscendo il carattere del belga, farà di tutto per cercare di vincere già da subito la prima gara a cronometro. Il resto sarà tutta una sorpresa, in ogni caso cercherà far divertire divertendosi. Ad appoggio o come prima vera punta il portoghese Joao Almeida. Tanti giorni in maglia rosa per lui l’anno scorso e adesso, ancora più esperienza. In montagna si farà vedere sicuramente anche Fausto Masnada, poche corse per lui ma il Giro è l’obiettivo numero uno della stagione. Non dimentichiamo il “TGV di Clermond-Ferrand”, Rémi Cavagna, un nome importante per le cronometro e per le tappe dal profilo movimentato. Poi tanti corridori validi: Knox, Cattaneo e Honoré.
Bahrain Victorious
Bahrain Victorious a due punte per il Giro, con tutta la gioia di Mikel Landa, la squadra ha deciso di affiancargli un appoggio invadente come Pello Bilbao. Bell’avvio per Landa che nelle due gare italiane da un giorno fa il podio al Laigueglia e 6° al GP Industria e Artigianato mentre a tappe finisce nuovamente sul podio alla Tirreno-Adriatico e 8°, in casa, al giro dei Paesi Baschi. Una certezza e serissimo candidato per il podio finale. Bilbao ha dalla sua una tattica di gara sempre garibaldina associate a qualità notevoli di discesista. Riusciranno i due a convivere? Insieme a loro Damiano Caruso e Matej Mohoric.
Astana-Premier Tech
La Astana-Premier Tech affiderà la fascia da capitano al russo Aleksandr Vlasov. L’anno scorso dovette ritirarsi durante le prime battute ma speriamo che quest’anno abbia la possibilità di far vedere le sue doti da agile scalatore. Ad accompagnarlo hanno pensato al roccioso Luis León Sanchez e a Gorka Izagirre. Tra i due quello che da più affidamento è sicuramente il campione spagnolo in carica. La compagine kazaka porterà anche tre italiani: Battistella, Felline e Sobrero.
UAE-Emirates
La UAE-Emirates sarà orfana dei suoi pezzi da novanta: Pogacar, Hirschi e McNulty. Chi curerà la classifica? Difficile dirlo, quello con le carte migliori sembra essere il connazionale Davide Formolo che ha corso una Liegi da protagonista. Il primo arrivo in salita alla 6° tappa ci darà probabilmente una risposta. Sicuramente la squadra punterà anche alle singole tappe, tanti cacciatori di traguardi intermedi nei ranghi: Diego Ulissi, se farà in tempo a trovare la forma giusta, l’onnipresente Valerio Conti, il talentuoso scalatore americano Joseph Dombrowski e lo sprinter, un po’ appannato per il momento a dire il vero, Fernando Gaviria.
EF Education-Nippo
EF Education-Nippo con Hugh Carthy come interessante uomo classifica. Il giovane inglese ha dalla sua già diverse partecipazioni al Giro e in salita è cagnaccio. Proverà Ruben Guerreiro a riconquistare la maglia di migliore scalatore come nel 2020? Lo specialista del Nord Alberto Bettiol sarà anche della partita, nella speranza che trovi la motivazione per far vedere quanto vale anche nei proprio confini.
Alpecin-Fenix
Capitolo Alpecin-Fenix, no… Mathieu van der Poel non ci sarà ma i belgi presenteranno lo stesso una squadra agguerrita. Il velocista Tim Merlier probabilmente riuscirà ad afferrare una tappa o due, il belga ha già vinto quest’anno a Le Samyn, al GP Jean-Pierre Monseré e alla Bredene Koksijde Classic. Il campione belga in carica Dries de Bondt farà vedere la sua maglia in qualche fuga e occhio all’onnipresente e sottovalutato Gianni Vermeersch (14° alle Strade Bianche, 9° alla E3, 10° alla Gent-Wevelgem e 7° al Giro delle Fiandre).
Team Qhubeka Assos
Il Team Qhubeka Assos partirà con l’immortale bionico Domenico Pozzovivo come capitano alla caccia di un Top10. Riuscirci, dopo quello che ha passato, è un’altra vittoria. Con lui, Giacomo Nizzolo per gli sprint. Il campione europeo in carica negli arrivi più difficili puo’ sicuramente dire la sua. Il primatista dell’Ora Victor Campenaerts si ripropone sulle strade italiane. Questa volta pero’ non più alla caccia di un successo contro il tempo ma al termine di un attacco a lunga gittata.
Bora-Hansrgrohe
La Bora-Hansrgrohe avrà addirittura Peter Sagan nuovamente ai nastri di partenza. L’esperienza dell’anno scorso è piaciuta allo slovacco e si è optato per una replica. Diversi gli arrivi a lui congeniali con l’ambita tappa di Montalcino in cima alla lista. Felix Großschartner proverà a far vedere la sua ottima condizione mostrata al Tour of the Alps e Matteo Fabbro è atteso a un salto di qualità per far vedere che puo’ ambire al ruolo di uomo di classifica.
Lotto Soudal
La Lotto Soudal avrà quello che probabilmente sarà il velocista principe del Giro: Caleb Ewan. L’australiano ha già fatto vedere di che pasta è fatto vincendo una tappa all’UAE Tour e piazzandosi al secondo posto alla Milano-Sanremo e collezionando altri piazzamenti interessanti. Il belga Harm Vanhoucke sarà chiamato a confermare quanto buono ha fatto nel 2020 mentre dal passistone Thomas De Gendt ci si puo’ aspettare di tutto: totale anonimato o una folle cavalcata vincente. Il promettente italiano Stefano Oldani è incluso negli otto.
Movistar
La spagnola Movistar ripropone Marc Soler come capitano. Gli anni stanno passando e la promessa del ciclismo spagnolo sta rendendo meno di quello che ci si aspettava. Vedremo quest’anno, per il resto ci si puo’ attendere il “soliti” combattivi Dario Cataldo e Davide Villella ma poco altro.
Cofidis e l’AG2R Citroën
La Cofidis e l’AG2R Citroën le commentiamo insieme. La Cofidis punta tutto su Elia Viviani, scommessa azzardata, non tanto per le qualità del velocista italiano quanto per la mancanza di valide alternative. Domenica scorsa alla Liegi si è vista una furiosa scalata della Rosier di Rémy Rochas, vedremo cosa saprà fare in Italia. Il livello dell’AG2R non è quello che ci si puo’ aspettare. Tony Gallopin sarà il capitano in corsa ma sembra aver perso il “treno” per diventare un corridore importante. Diciamo “sembra” perché nelle ultime gare ha fatto vedere che la sua forma odierna non è nemmeno troppo malvagia. Da italiani, tutte le speranze sono su Andrea Vendrame anche se gli ultimi risultati non sono stupefacenti.
Groupama-FDJ
Sempre in tema francese, anche la Groupama-FDJ porterà la squadra di riserva. Il forfait di Tibot Pinot pesa fortemente sulla qualità del team transalpino al Giro. Il più atteso sarà Rudy Molard ma oltre un 4° posto al Tour des Alpes Maritimes et du Var non c’è molto nel suo palmares del 2021.
Intermarché-Wanty-Gobert
L’Intermarché-Wanty-Gobert butta il ceco Jan Hirt nella mischia, ma i suoi risultati latitano nelle ultime due stagioni. Occhio al duo Andrea Pasqualon e Quinten Hermans. Soprattutto il secondo è in ottima forma (14° sul muro di Huy) e sta cercando di crearsi una carriera anche su strada e non solo nel ciclocross.
Le squadre italiane
Guardando i partenti delle tre italiane Androni Giocattoli, Bardiani CSF Faizanè e Eolo-Kometa quelli che hanno le carte migliori sembra proprio che siano gli “ultimi arrivati” della Androni. Il loro nome più interessante è quello del minuto Ecuadoriano Jefferson Cepeda che al Tours of Alps si è piazzato sorprendentemente ai piedi del podio finale. Siamo curiosi di vederlo all’opera nella ben più importante vetrina del Giro d’Italia. A vestire la maglia della Bardiani ci saranno due “vecchie” conoscenze e nonché vincitori di tappe Giovanni Visconti ed Enrico Battaglin. Mentre alla Eolo ci saranno tanti ragazzi che vorranno farsi vedere nelle fughe di giornata e, chissà, magari qualcosa di più con il nostro Luca Wackermann.
Analisi ben fatta ma vogliamo sbilanciarci un po’?
Se sono in condizione chi può vincere sono Bernal, Evaenpoel e Hindley. Gli altri per un motivo o un altro non hanno tutte le caratteristiche necessari. Se però i tre detti hanno ancora problemi la lotteria è aperta alle seconde linee. Peccato che Nibali sua una terza linea. Senza la frattura avrebbe potuto approfittare delle debolezze altrui. Se devo fare un nome secco direi Hindley, se devo fare un augurio mi piacerebbe vedere un Remco perfettamente recuperato che inizia dal giro un rilancio di carriera.