31 mar 2019 – Ci sono notizie che per capirle devi rileggerle più di una volta. Non perché siano scritte male, semplicemente perché di fronte a certe cose la psicologia umana oppone un rifiuto: non ci credi.
È così è stato anche per noi leggendo di Corrado Herin, campione di downhill, deceduto in un incidente con un ultraleggero, in Valle d’Aosta.
Corrado è, impossibile non parlarne al presente, una persona davvero incredibile. Ha fatto dello sport estremo una parte della sua vita. Dall’altra una persona gentile e attenta. Un tipo tranquillo, lontano anni luce dall’idea di uno sportivo estremo.
Tranquillo e prudente nella vita eppure sembrava non avere più paura quando c’era da buttarsi giù in un sentiero in mountain bike o in una pista di slittino.
Ci stringiamo attorno alla famiglia e ai suoi cari ricordandolo con una fotografia degli anni Novanta. Corrado, primo da sinistra è con altri due campioni: Dario Acquaroli (fresco di titolo mondiale U23 nel cross country) e Dario Cioni, fortissimo biker prima di passare a correre su strada.
RC