21 ago 2016 – Percorso tecnico e parecchio artificiale ma, alla fine, ben riuscito quello delle Olimpiadi di mountain bike. Ieri la prova femminile, dominata dalla svedese Jenny Rissveds (il racconto su mtbcult.it). Nella gara maschile avevamo delle speranze con Marco Aurelio Fontana. L’azzurro, però, ha forato nel corso del primo giro, praticamente insieme a Peter Sagan. C’era molta curiosità per il campione del mondo su strada, già campione del mondo junior di mountain bike e non ha deluso nel via della gara. Partito tra gli ultimi per via del ranking si è portato tra i primi già dopo 500 metri. Poi, appunto, la foratura. Nel contempo si involava Nino Schurter, lo svizzero, con il ceco Jaroslav Kulhavý. Dietro un lampo dell’azzurro Luca Braidot che aveva agganciato i primi prima di mollare la presa.
Peccato l’uscita di scena del nostro Fontana e anche di Sagan. Sarebbe stato un bel vedere, al di là del tifo, la sfida tecnica con i fenomenali Schurter e Kulhavý. La coppia di testa ha fatto capire subito che l’oro sarebbe stato questione loro e nel finale, a quasi due giri dal termine, è lo Schurter che stacca il ceco e si invola a fare l’ultimo giro da solo prima del trionfo decisamente meritato. Settimo Luca Braidot.
Redazione Cyclinside