29 apr 2020 – Nell’ambito della ripresa dell’attività sportiva, prevista per il 4 maggio, le cose sono, a leggere sul DPCM pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, ormai chiare: si può tornare a fare attività sportiva, purché da soli o comunque a distanza di almeno due metri l’uno dall’altro.
La FCI ha dichiarato che, a sua volta, darà delle indicazioni ulteriori quanto prima, dopo un confronto col governo per alcuni chiarimenti. Al tempo stesso conferma la validità della copertura assicurativa per pedalare secondo le disposizioni dettate dal governo. È probabile, da quanto detto, che la Federazione voglia consigliare verso una prudenza maggiore (i due metri, rispetto a quanto già detto, in bicicletta sono davvero pochi).
Attenzione, però, quanto dettato dalla Federazione, pur non potendo sovrascrivere quanto scritto nel DPCM del 26 aprile, ha comunque valore in ambito federale (ad es, un tesserato che contravviene a una disposizione federale può essere sanzionato dal punto di vista sportivo). In questo ambito è da considerarsi anche la copertura assicurativa.
Alle disposizioni FCI dovranno, poi, adeguarsi anche gli enti di promozione sportiva.
Di seguito il testo FCI di oggi:
La Federazione Ciclistica Italiana ha salutato con favore la parziale riapertura alle attività sportive contenute nel decreto del 26 aprile 2020 che entrerà in vigore dal 4 maggio. Il prossimo 30 aprile è fissato un Consiglio Federale, anticipato da un Consiglio dei Presidenti del Comitati Regionali, che dovrà approvare le linee guida per la Fase 2 in base a quanto fino ad oggi elaborato dalle Commissioni e Tecnici, pur evidenziando che tale DPCM avrà validità per soli 14 giorni, in attesa del nuovo, che dovrà disciplinare anche allenamenti di squadra, e sempre in attesa degli indirizzi del Comitato Scientifco del Governo per quanto riguarda i protocolli sanitari da applicare.
“Dopo avere chiesto alle Istituzioni alcuni chiarimenti – ha ricordato nei giorni scorsi il presidente Di Rocco -, entro un paio di giorni stileremo una direttiva sull’attività sportiva. La situazione non è semplice ma un principio è chiaro: si può tornare ad andare in bici a titolo individuale, mantenendo una distanza di 2 metri. Noi stiamo valutando, sul piano educativo di corretti comportamenti e di maggiore prevenzione, indicazioni ancora più restrittive e che abbiano come principio prima di tutto la salute.”
In particolare la Federazione è in attesa di chiarimenti riguardo alcuni aspetti dell’attività agonistica, per gli spostamenti legati ai confini regionali e negli impianti e la possibile riapertura di negozi di bici e accessori.
Dal prossimo 4 maggio, comunque, è stato autorizzato lo svolgimento dell’attività sportiva “nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri”. Pertanto sarà possibile anche l’attività amatoriale, individualmente e nell’ambito della propria regione, salvo misure specifiche previste dalle stesse singole regioni e dopo aver accertato la validità della certificazione medica di idoneità, al contrario di quanto comunicato da altre organizzazioni.
La Federazione, al riguardo, richiama tutti i propri tesserati al senso di responsabilità per un rispetto rigoroso di quanto previsto dal decreto, invitando ad una ripresa graduale e ricordando che l’assicurazione federale, che non è mai stata sospesa, copre l’attività svolta da tutti i tesserati agonisti ed amatoriali negli ambiti di ripresa dell’attività consentita dal decreto
RC