L’amico e collega Lorenzo Franzetti ha da poco rilevato l’attività del padre: un negozio di biciclette nel centro di Ispra, in provincia di Varese, sulla riva del Lago Maggiore. Vende biciclette di tutti i tipi, da quella da bambino al modello da corsa super tecnologico. Poi le mountain bike.
Oggi ci racconta degli affari e delle biciclette del supermercato, specchietti per le allodole per far colpo sui clienti un po’ ingenui. E alla fine finisce che:
E a ogni 500 euro di spesa, avrai in omaggio una bicicletta dal valore di 300 euro!!!!” La campagna di una nota catena di negozi di elettrodomestici imperversa in questi giorni… E poi arrivano in officina, le bici dal valore “presunto” di 300 euro: la ruota non gira, i freni non frenano, il manubrio si muove… Mezzo di trasporto o oggetto d’arredamento? Io non capisco come si possa permettere a qualsiasi soggetto o imprenditore di commercializzare o regalare mezzi che non rispettano i requisiti minimi di sicurezza e di qualità. Bugie in nome del marketing, ma in Italia si può davvero fare ciò che si vuole?
Questo è quel che scrive Franzetti su Facebook, in un momento di pausa del suo lavoro e stufo di trovarsi a sistemare biciclette che valgono pochi euro (no, non è per dire, proprio pochi euro valgono) che per renderle minimamente accettabili e sicure richiederebbero interventi ben oltre il loro costo. Col risultato che il cliente ingenuo sospetti sulla buona fede del negoziante.
“Ma come, l’ho pagata 100 euro e me ne chiedi 60 per aggiustarla?”
Perché il dubbio è questo. Vagli a spiegare che i pezzi che gli sostitiuisci hanno quel costo perché così domani non sei di nuovo qui a chiedermi aiuto. Vagli a spiegare che è tutto un disastro quella bicicletta. E anche se è lucida e pulita e fa “bella figura” appena guardi un attimo in profondità trovi componenti di plastica o in alluminio così morbido che la guarnitura dopo un po’ comincia a ballare, il cambio è montato male e così via. Il telaio è dritto?
È capitato anche questo. E lo chiamano affare.
Qualche negoziante, non potendone più, ha messo direttamente il cartello “non si riparano bici da supermercato”, intendendo proprio questi pseudo velocipedi. Anche perché ogni volta occorre spiegare alle persone la differenza tra una bicicletta “vera” e questi giocattoli che fanno scena si perde molto tempo, il che sarebbe pure positivo se serve ad educare un cliente, ma il risultato è relativo. Il cliente che si accontenta della bici da 50-100 euro, magari col doppio ammortizzatore, non ci sta tanto a sentirsi buggerato e spesso tende a sospettare del negoziante che gli spiega cos’ha comprato. Oppure, piano piano, si educa e capisce che conviene pensare da subito a una bicicletta. Non a un giocattolo usa e getta.
GR
Giusto , peccato che succede anche con le bici dei negozi , almeno sotto certe cifre . Io avevo comprato una bottecchia fx 530 disk , costo 540 euro , è la descriverei esattamente come sono state giustamente descritte nell’articolo le bici da supermercati , un disastro pericoloso , manubrio non in centro , cavo cambio che fregava sul telaio , e sopratutto tirava tantissimo da un lato , aggiungi , il fatto che fosse di marca non è servito ad avere un assistenza degna di questo nome , sia l’azienda bottecchia che il venditore additavano scuse . Alla fine , disperato , l’ho rivendutav
Per questo è importante rivolgersi a negozianti seri che trattano marchi seri. Il servizio e l’assistenza fanno parte del prezzo di acquisto di una bici.
Il manubrio non in centro non indica che la bici è un disastro,
basta solo una chiave a brucola e centrarlo.
Puoi avere anche una bici da € 5.000,00 ma se non centri il manubrio avrai lo stesso problema.
non ho spiegato bene la storia del manubrio , dunque , il simbolo che rappresentava il centro in realtà non lo era , ovviamente dopo l’ho sistemato , fregandomene del simbolo , ma il problema comunque permaneva , e credo mi abbia provocato anche una caduta , con varie escoriazioni , poi il cavo che sfregava sul telaio come una sega , per capire di cosa parlo pensate di togliere il passacavo sotto la scatola del movimento centrale , e far scorrere i cavi direttamente sul telaio , cavo in acciaio su telaio di alluminio , quanto pensate possa durare ? ovviamente il passacavo c’era , ma era corto , e il cavo deragliatore sfregava proprio come nell’esempio che ho fatto , come se non ci fosse passacavo ! quindi , sbagliato dire ti può succedere anche con una da 5000 , io non credo che una bici da 5000 euro sia un disastro come la bottecchia che avevo preso io , pericolosa !!!! e sopratutto proprio come le bici del supermercato l’assistenza è stata 0 , nessuna !!! il menefreghismo più totale , sia da parte del venditore che da parte di Bottecchia , che sapeva della situazione !!!
Lorenzo, come tutti i meccanici professionali, non dovrebbe nemmeno riparare tali “mezzi”. Così facendo contribuisce a tenerli in circolazione, ma soprattutto dal momento che ci mette mano se ne assume tutte le responsabilità derivanti dalla responsabilità civile sul prodotto. Speriamo che quanto prima qualcuno si occupi e si preoccupi del fenomeno delle biciclette da supermercato, tra l’altro care per quello che ti danno.
Secondo me il negoziante è una cosa, il meccanico è un’altra. Se la bici è assemblata male non va bene da subito, e ci si reca subito dal meccanico a sistemarla. Non crediate che le citybike “blasonate” arrivino in negozio perfette, per consegnarle perfette ci va un’ora di lavoro di una persona brava e qualificata (ingrassa i mozzi, mov centrale, regolali, controlla tutte le viti, centra le ruote, regola i freni) etc etc. Se la gente non capisce che la manodopera va pagata chiedete loro se al lavoro percepiscono uno stipendio o lavorano gratis.
Il negoziante se sa far bene il suo lavoro la bici la consegna perfetta, sia che costi € 100 sia che costi € 5000 e non va in conflitto con il cliente, anzi se è bravo lo coccola, lo consiglia, gli offre il caffè, cerca di farlo contento, un cliente perso sono soldi buttati nel gabinetto.
Ti porta a riparare la bici del supermercato? che problema c’è? la ripari fai pagare il giusto e ti ritrovi un cliente che tornerà da te.
Giustissimo
Laddove “il giusto” è il costo della mia manodopera e il costo dei pezzi che installo, non il costo che il cliente pensa sia giusto rapportato al fatto che la bici costa poco…
La manodopera per cambio catena costa 5 euro di manodopera sia che si tratti di una Pinarello da 8000 euro, sia che sia una citybike da 100 da supermercato. Importante che questo i clienti della bici da supermercato lo capiscano e lo accettino.
Ma… come non volete riparare le bici da supermercato? Se uno no ha soldi per comprarsi una bici da 200 euro lo lasciate a piedi?
Basta che abbia i soldi per la manodopera e per i costi dei pezzi di ricambio.
Se ti sta bene comprarla al SMKato valla a riparte al SPKato.
Speriamo di aver capito bene il senso di questo commento così abbreviato!
Ho una KTM a pedalata assistita (2800 €, mica bruscolini) eppure anche in questa bici, dove tutto doveva essere di gran qualità, dopo 3 anni e nemmeno 3000 km, la guarnitura si è messa a ballare (guarnitura= meccanismo sul quale sono fissate pedivelle e pedali). La riparazione dal dealer (dealer= rivenditore/meccanico con prezzi quasi da BMW) mi è costata 150 € e non mi ha reso felice. Morale: certamente non esite bici nella quale non ceda qualcosa!
Salve, sono Alberto, contitolare dei negozi La Ciclistica Milano. Innanzitutto grazie per aver usato la foto dei nostri attrezzi (quello è il negozio storico di via Pellizza Da Volpedo, ne siamo orgogliosissimi).
Nel merito: noi aggiustiamo tutto-tutto – incluse le orribili Decathlon con le calotte del movimento in plastica – perché lo riteniamo un dovere del negozio.
Però dobbiamo far quadrare i conti a fine mese e pagare gli stipendi, quindi abbiamo fatto una scelta di trasparenza, pubblicando un listino che indica anche tempi per la manodopera (addebitata a € 1,00 al minuto). Quando il lavoro non è semplicissimo diamo sempre al cliente un preventivo dettagliato, perché sappia quanto spenderà e perché spenderà.
Con questa politica – unita a cortesia, rapidità, qualità e tempestività degli interventi – siamo riusciti a scremare la nostra clientela, indirizzando alle ciclofficine gli amanti della scassona a tutti i costi e quelli convinti che ogni lavoro sulla bicicletta non possa costare più di cinque euro. La clientela paga il nostro lavoro a prezzi realistici, ha un’assistenza impeccabile, spiegazioni ed è serena.
chi di voi per andare a lavoro lascerebbe incatenata al palo una bici da 1000 euro!?!?!?immagino nessuno , ecco perche’ hanno un senso le bici da supermercato..
capisco che a componentistica fanno pena , ma basta farci le regolazioni giuste e forse (dico forse) ti accompagnano a lavoro senza problemi…
personalmente consiglio piu’ una mtb usata anche anni 90 ma sicuramente migliore in tutto e per tutto….
Salve. Ho appena acquistatato di seconda mano, usate in teoria, ma praticamente nuove, 3 biciclette ” da supermercato ” al costo di 50 euro l’una. Sono tutte e tre uguali.
Ora, qualche giorno fa è arrivato mio cugino a farmi riparare 6 biciclette, sue e di qualche suo amico. Io sono appassionato di ciclomeccanica – e lo sono diventato per forza di cose : la maggior parte delle volte i negozi mi riparavano le biciclette in qualche modo ” buona : se va va e speriamo che non torni a protestare se no gli rifacciamo il lavoro “. Vuoi un lavoro fatto come dici tu ? Fallo tu !
Dunque : bicicletta da supermercato. Ruota posteriore con mozzo che fa gioco, guarnitura che fa gioco, catena arrugginita da sostituire, manopola del cambio girevole destra rotta.
Gli ho detto che solo di componenti … il costo era di 50 euro. ” aggiustamela in qualche modo, basta che va ” Mi dice … Rispondo io : ” bene : fatto … va … a spinta, va ! “.
Cioè : se vuoi che vada bene, devi sostituire i componenti, se no, va come me l’hai portata : male ! Non c’è alternativa.
Inoltre : sostituire il movimento centrale o il cerchio posteriore costa meno che ripararli ! Andiamo a sostituire un mozzo in un cerchio, con uno nuovo. Vanno sfilati i raggi e poi infilati sul mozzo nuovo e rifare la centratura. Vai ad ingrassare il mozzo vecchio e sostituisci le sferette … peggio !
Ci vogliono le ore di lavoro !
Il mozzo centrale idem. Occorre pure sgrassare e reingrassare dopo aver pulito tutto a fondo con i prodotti adeguati !
Gli ho detto : ma spendi di più di quello che vale la bici ! A questo punto su subito punto it trovi bici di seconda mano a meno di quello che spendi riparandola … e che sono praticamente nuove !
Ecco : ho trovato e bici su internet usate, ma praticamente nuove, qui nel mio comune addirittura. Portate a casa senza spese di trasporto !
Solo CHE … bici da supermercato.
Comandi cambio e deragliatori con lavoro di registrazione laborioso. Duri, non sono nemmeno Shimano ma una sottomarca. Roba in plastica. Il deragliatore anteriore non ce la fa : tiro il filo e non scende sulla corona interna, tolgo tensione e poi non si alza fino alla corona esterna ! Vanno cambiati i componenti con almeno Shimano Tourney primo prezzo. Quelli funzionano. Spesa ? 20 euro solo di componenti. Su internet anche meno, comunque. Per ogni bici. E poi … se le vendo a 70 euro non ci guadagno niente. Ci perdo, perchè ho perso una marea di tempo a metterle funzionanti.
Freni in plastica. Frenano, però non so per quanto.
Guarnitura debole … dura poco, poi si piega.
I mozzi sono ottimi invece : i cerchi girano ” all’infinito “.
6 velocità … range veramente scarso e le 18 velocità teoriche in teoria sono solo 6 : la corona esterna con i due pignoni esterni, quella media con i due medi, quella interna con i 2 interni.
Pesano una cifra : facevo fatica a metterle sul cavalletto da lavoro !
Costano pochissimo ? Valgono pochissimo.
Ma a chi sono destinate ? NON A CHI VA A LAVORARE OGNI GIORNO. Solo a chi va a fare il giretto in paese, in pianura con poche salitine da niente, a bere il caffè o a mangiare il gelato, due volte alla settimana. Massimo 15 km a settimana. Dopo 500 km sono bici già da riparare.
Ma la gente poi va anche se non funzionano bene : copertoni sgonfi, olio metterlo mai, ruote che fanno gioco, guarnitura idem, freni che non frenano, cambiare nemmeno per idea. Vanno come single speed. E … frenare ? Mettono giù il piede.
Finchè non vai addosso alla vecchietta che attreversa la strada … !
Io dico sempre : vuoi riparare una bici da supermercato ? Alzagli la qualità. Passala da 6 a 7 velocità e Shimano, nemmeno Sunrace o marche anche buone di componentistica. I freni ? Metti Deore ! Costano 60 euro ? Valgono più della bici ? Se la bici la dipingi d’oro, poi vale di più di 100 euro. Se metti i freni Shimano Deore, la bici da 100 euro poi ne vale 160 in realtà. Ci sono dei freni che meritano !
Cerchi ? No ci scappi. Bici da basso prezzo i cerchi sul mercato sono di basso prezzo. Non trovi il cerchio da 500 euro per una bici da 100 euro. Non esiste. Trovi solo cerchi con v-brake a basso prezzo. Posteriore : da 6 o 7 velocità si trovano solo a ruota libera da avvitare. Ormai non si trova più nemmeno il mozzo con ruota libera integrata. 11-28 posteriore è difficile anche da costruire, si va con il 14-28 molto limitato. 12-28 se Sunrace che gratta con la catena Shimano !
Ecco : però … se il cliente vu9le riparare la sua bici da 100 euro, che la si ripari e che lui paghi quanto dovuto. Altrimenti SI ATTACCA AL TRAM !
Bici da supermercato ha il suo utente : il cicloturista saltuario.
Bici di livello ha il suo utente : il cicloamatore evoluto appassionato.
Molto semplice il discorso
Dimenticavo : ho comprato una city bike Montana … in negozio. 420 euro scontata da 470. Dopo una settimana la sella si è svitata ! Non capivo niente di bici ai tempi. Sentivo un cri cri provenire da qualche parte ( rumorini strani sintomo di problema in arrivo … bici silenziona : bici che funziona perfettamente bene ! ). Dopo un anno … mozzo centrale partito. Pedivella sinistra che si sfilava. Il mio ciclomeccanico che me l’ha venduta ? ” il pezzo costa troppo poco, non l’ho in casa, non posso fare un ordine solo per questo pezzo … ” TRADOTTO : ARRANGIATI ! Il pezzo mi è costato 8 euro da un altro ciclomeccanico che me l’ha sostituito dopo soli 3 giorni, nonostante la bici non l’avessi comprata da lui !
Anche in negozio, quindi le zolfe le prendi sempre ! Come nei supermercati.
E nei supermercati ci sono anche bici di livello, comunque.
DECATHLON ? Vendono bici montate con componentistica di altissimo livello, non le mountain bike mezze city bike da 120 euro !!! Hanno marche di qualità.
Anche negli altri sport … non solo le sottomarche che li sponsorizzano, ma pure la marche di qualità. Dunlop nel tennis, Shimano nel ciclismo, o Sram. Non solo Artengo, o BTWIN !
Una informazione.I cambi campagnolo non esistono più o costano troppo.
Se qualcuno mi risponde lo ringraziò anticipatamente.saluti
Salve Alfonso. Certo che esistono, ma sono di livello più alto (economico, oltre che tecnico) delle biciclette di cui si parla nell’articolo.