La bicicletta fa un passo avanti, anzi una pedalata, ma anche più di una. Il Parlamento Europeo ne ha infatti riconosciuto l’utilità, anzi ancora di più: l’ha riconosciuta “come mezzo di trasporto a pieno titolo”. Una sorta di battesimo, di ufficializzazione che corrisponde a una necessità che è risultata più che evidente in questi anni.
Se la cosa può apparire scontata a chi pedala regolarmente, non lo era a livello istituzionale. Il riconoscimento porta a “richiedere di raddoppiare il numero di chilometri percorsi in Europa entro il 2030; invita la Commissione a garantire la raccolta armonizzata di dati sulla bicicletta, compresi i dati industriali”.
Il passaggio è importante e, riconoscendo la necessità, come risposta alla pademia COVID-19 e poi l’aumento dei costi dell’energia a seguito della guerra tra Russia e Ucraina si “incoraggiano le autorità regionali e locali a prendere in considerazione il mantenimento delle infrastrutture ciclabili messe in atto come risposta alla pandemia attraverso i loro regolari processi di pianificazione urbana e ad intraprendere azioni tangibili per integrare correttamente la bicicletta nella vita quotidiana” e a considerarla integralmente nella concezione di mobilità.
La bicicletta, inoltre deve essere integrata nelle politiche sociali ed economiche. Il passaggio è importante perché si fa riferimento direttamente all’appoggio verso l’industria ciclistica con sostegno delle aziende europee ma anche a lavorare su una crescita culturale nell’utilizzo della bicicletta.
Ecco, di seguito, tutte le indicazioni del Parlamento Europeo:
[Il parlamento europeo]
1. ritiene che il la bicicletta debba essere riconosciuta come un mezzo di trasporto a pieno titolo; chiede alla Commissione di elaborare una strategia ciclistica europea dedicata con l’obiettivo di raddoppiare il numero di chilometri percorsi in Europa entro il 2030; invita la Commissione a garantire la raccolta armonizzata di dati sulla bicicletta, compresi i dati industriali;
2. osserva che il ciclismo è aumentato come risposta alla pandemia di COVID-19 e all’aumento del prezzo dei combustibili fossili dalla guerra illegale di aggressione della Russia contro l’Ucraina; incoraggia le autorità regionali e locali a prendere in considerazione il mantenimento delle infrastrutture ciclabili messe in atto come risposta alla pandemia attraverso i loro regolari processi di pianificazione urbana e ad intraprendere azioni tangibili per integrare correttamente il ciclismo nella società
3. incoraggia, al fine di promuovere la multimodalità, la creazione di sinergie tra la bicicletta e altri mezzi di trasporto, come la messa a disposizione di più posti per le biciclette all’interno dei treni e la creazione di posti auto più sicuri per le biciclette nelle stazioni e nei centri di mobilità;
4. ritiene che le politiche e il sostegno europei debbano tenere debitamente conto dell’abilitazione della bicicletta nella costruzione o nell’ammodernamento dell’infrastruttura TEN-T, compresa l’aggiunta di piste ciclabili parallele ai binari ferroviari e alle vie navigabili interne, ove possibile;
5. incoraggia gli Stati membri e le autorità locali ad aumentare in modo significativo gli investimenti nella costruzione di infrastrutture ciclabili separate, a integrare programmi di e-bike e bike a prezzi accessibili nelle reti dei loro piani di mobilità e a sfruttare la bicicletta come una soluzione vitale dell’ultimo miglio nei nodi urbani;
6. sottolinea che la pianificazione delle infrastrutture urbane dovrebbe essere sviluppata conformemente alla legislazione dell’UE in materia di sicurezza stradale, comprese le norme di sicurezza per la bicicletta; invita la Commissione ad accelerare il suo lavoro in merito agli orientamenti sui requisiti di qualità per infrastrutture ciclabili di alta qualità e sicure previsti dalla direttiva RISM ((UE) 2019/1936); sottolinea la necessità di migliorare le tecnologie.
7. invita la Commissione a riconoscere l’industria ciclistica, compresa la produzione di batterie per le biciclette elettriche e l’economia circolare, e in particolare le PMI, come partner legittimi nell’ecosistema della mobilità della strategia industriale dell’UE e nei programmi di infrastrutture industriali e nei programmi di finanziamento; invita la Commissione e gli Stati membri a incoraggiare progetti sul ciclismo e settori correlati come la mobilità, il turismo.
8. invita la Commissione e gli Stati membri a sostenere la produzione di biciclette e componenti «Made in Europe», stimolando in tal modo la competitività dell’industria dell’UE, colmando il divario di investimenti, mantenendo condizioni di parità a livello mondiale e stimolando la riqualizzazione e la sicurezza della catena di approvvigionamento, nonché incoraggiando posti di lavoro di alta qualità.
9. invita la Commissione e gli Stati membri a garantire l’accessibilità della bicicletta alle persone a mobilità ridotta, nonché a rendere la bicicletta accessibile ai più fragili; osserva che il Social Climate Fund e i fondi strutturali e di investimento possono aiutare coloro che sono maggiormente colpiti dalla “povertà dei trasporti” sostenendo l’acquisto di biciclette o l’accesso ai servizi di bike sharing;
10. invita la Commissione, gli Stati membri e le autorità regionali e locali a condurre campagne di istruzione e formazione, comprese campagne di informazione, per aumentare la consapevolezza della sicurezza stradale, sostenendo l’uso sicuro delle biciclette e delle biciclette elettriche; invita inoltre la Commissione a proporre orientamenti sulla bicicletta sicura (caschi, restrizioni di età, trasporto di bambini, ecc.)
11. osserva, in tale contesto, che l’applicazione e il controllo adeguati sono essenziali per la sicurezza degli utenti e chiede che si concentri sull’applicazione delle norme esistenti al fine di garantire la coesistenza rispettosa dei diversi modi di trasporto;
12. Sottolinea il potenziale delle biciclette elettriche per aumentare l’uso della bicicletta; osserva che per mantenere la rapida diffusione e l’accesso alle biciclette elettriche, quelle con assistenza in grado di raggiungere velocità fino a 25 km/h devono ricevere una classificazione legale adeguata sia nella legislazione dell’UE che in quella nazionale;
13. sottolinea che si dovrebbe tenere in debita considerazione i parcheggi sicuri e protetti per le biciclette e la capacità di ricarica per le e-bike nella pianificazione abitativa;
14. incoraggia le imprese, le organizzazioni pubbliche e le istituzioni a promuovere l’uso della bicicletta attraverso incentivi specifici, compresi programmi per i dipendenti e l’installazione di sufficienti posti auto per biciclette con caricabatterie per e-bike, e la fornitura di strutture sanitarie adeguate;
15. sottolinea che il turismo ciclistico e il ciclismo nelle zone rurali devono essere sostenuti accelerando lo sviluppo della rete EuroVelo e delle sue 17 rotte, in particolare garantendo un sostegno più forte e sfruttando le sinergie con la rete TEN-T;
16. incoraggia gli Stati membri a ridurre le aliquote IVA per la fornitura, il noleggio e la riparazione di biciclette e biciclette elettriche;
17. invita la Commissione a designare il 2024 come Anno europeo del ciclismo;
18. Incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, agli Stati membri e ai loro parlamenti.
Ulteriori informazioni: https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/B-9-2023-0102_EN.html
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