Il territorio vicentino è conosciuto dai ciclisti soprattutto per la zona dei Colli Berici, rilievi di origine morenica che si trovano a sud della provincia. Sono frequentati sia dai ciclisti da strada che dagli appassionati della mtb, e ora anche da chi ama pedalare con la gravel bike.
Ma il vicentino, che a nord confina con il Trentino, è formato anche da montagne che superano i 2000 metri di altezza e da grandi valli che scendono fino quasi al capoluogo di provincia, la città di Vicenza.
Tre di queste valli sono la Val Leogra, la Valle dell’Agno e la Valle del Chiampo, tutte prendono il nome dal corso d’acqua che le solcano.
Il percorso proposto da Into Prealps che presentiamo, ha come obiettivo far conoscere questi luoghi dal punto di vista naturalistico, storico e culturale. Partendo da Vicenza si “cavalcheranno” i loro pendii, scoprendo le bellezze dei luoghi che racchiudono e la loro storia. Ma adesso partiamo per la Cavalcata delle grandi valli vicentine!
Il via di questa traccia, disponibile gratuitamente previa semplice registrazione, avviene da Piazza dei Signori, il salotto buono di Vicenza. Qui non c’è che l’imbarazzo della scelta per quanto riguarda monumenti e palazzi storici. Vicenza è la città di Andrea Palladio e patrimonio Unesco, le sue opere sono sparse per tutto il territorio, tra le più conosciute nominiamo Villa Capra detta la Rotonda, la Basilica Palladiana e il Teatro Olimpico.
Usciti dal centro storico l’attraversamento della città avviene per quanto possibile lungo ciclabili fino a raggiungere il comune di Monteviale, dove inizia anche l’Ortogonale 1.
L’Ortogonale 1 è un’opera bellica realizzata durante la prima guerra mondiale che ha dell’incredibile. Collegava infatti il passo di Campogrosso – Recoaro (VI), posto a 1500 metri di altitudine e a pochi passi dal fronte bellico alla città di Vicenza, per un totale di 53 km. Fu costruita tra il 1916 e il 1917, per favorire un’eventuale ritirata delle truppe Italiane verso la pianura nel caso di sfondamento del fronte da parte degli austro-ungarici. Il suo percorso era in buona parte camionabile e disseminato di postazioni, trincee e ripari per i soldati. In alcuni punti sono state realizzate e sono ancora visibili e utilizzabili dei ponti in pietra, tutti dotati di fornelli (dei piccoli tunnel) realizzati per stipare l’esplosivo che avrebbe fatto saltare il ponte e rallentata così l’avanzata dell’esercito nemico.
Arrivati a Montepulgo abbandoniamo l’Ortogonale 1 per prendere la Strada del Monte Pian, anche questa un’incredibile opera di ingegneria bellica realizzata durante la prima guerra mondiale per collegare il paese di Malo, che si trova nel fondo della Val Leogra, all’Ortogonale 1. Anche questa strada è riconoscibile per i cordoli in pietra posti verso valle e i ricoveri ricavati nella roccia disseminati sul lato a monte della strada.
Arrivati a Malo si inizia a salire verso Monte di Malo e passando per piccole contrade si arriva sull’altopiano di Faedo, posto a 600 metri di altitudine in un ambinete decisamente montano. Qui percorriamo la Strada delle Lore, altro manufatto bellico costruito nel 1916 sempre con l’obiettivo di agevolare un’eventuale ritirata e un ricompattamento dei ranghi il più possibile ordinato. La sopra citata strada sterrata gira attorno al Monte Soglio, altura utilizzata come posto di osservazione che ancora oggi nasconde una profonda grotta utilizzata come riparo. La discesa verso la Valle dell’Agno si presenta divertente, varia e panoramica in alcuni tratti, ma appena arrivati in valle si inizia a salire nuovamente. Il primo tratto di percorso, che parte dalla Piana di Valdagno, si sviluppa su strade asfaltate poco trafficate che raggiungono pendenze anche del 18%, poi si inizia a pedalare su sterrate che collegano le diverse piccole contrade fino al paese di Cerealto, da dove imboccheremo una nuova sterrata che passando per il Monte Furlan, posto a 800 metri (punto più alto di tutto il percorso), ci catapulterà nel bel mezzo della Valle del Chiampo, in località San Pietro Mussolino.
Inizia qui l’ultima ma non per questo facile salita, perchè in questo caso per tenere “il filo” del fianco destro della valle, dobbiamo affrontare parecchi e divertenti saliscendi, tutti alquanto “velenosi”. Così facendo si arriva al Passo Roccolo, al confine tra la provincia di Vicenza e quella di Verona. Pedalata dopo pedelata tra saliscendi in asfalto e sterrati arriviamo a San Zeno, una frazione del Comune di Arzignano che segna la fine delle salite, ma non del percorso vero e proprio. Mancano infatti più di 20 km per arrivare al punto di partenza, che percorreremo in parte su ciclabili e in parte lungo strade asfaltate.
Alla fine del percorso il vostro gps segnerà quasi 110 km e almeno 2800 metri di dislivello, un buon allenamento da fare in giornata per chi vuole prepararsi per qualche lungo evento gravel e da suddividere in due giornate per chi invece desidera godere ogni minuto di questi bellissimi luoghi.
Tutte le informazioni sulla traccia de la Cavalcata delle grandi valli vicentine sono disponibili a questo link dove troverete descrizione, consigli per mangiare e dormire, foto, video commentato e traccia gpx, il tutto gratuitamente.
Into Prealps bike adventure è un progetto che ha come scopo trasformare la provincia di Vicenza in una destinazione ambita da chi pratica il cicloturismo sportivo.
Into Prealps ha già ricevuto il patrocinio di Enti ed Istituzioni pubbliche e private e offre costantemente nuovi spunti per visitare in bicicletta un territorio ancora tutto da scoprire.
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