Alla fine c’è stato anche un piccolo miracolo: la Francescana 2022 minacciata da nuvole e previsioni pessime è stata anche baciata dal sole. E pensare che, per un attimo nei giorni precedenti, si è corso il rischio di annullamento se la regione avesse diramato un allarme meteo e, visto quel che era accaduto una settimana prima nelle Marche, l’ipotesi non era così remota.
Invece sole, nuvole di passaggio e un inno d’Italia liberatorio prima del via con rotta verso Trevi, le fonti del Clitunno e quindi Montefalco, Bevagna, Cannara e così via, passando per due cantine, Caprai e Lunelli che fanno la storia del Sagrantino.
C’è chi è partito più veloce e chi se l’è fatta passeggiando, biciclette rigorosamente d’epoca, non solo ante 1987 come detta il regolamento eroico, ma anche alcune vecchione di primo Novecento, quando le strade bianche erano la norma e il cambio di velocità era cosa lontana di diversi anni, almeno per come lo conosciamo noi.
Belle signore d’acciaio accanto a quelle eleganti dello struscio cittadino, che lasciano passare, osservano e sorridono contagiosamente. La Francescana ha festeggiato la bicicletta e la fortuna del territorio. Quello umbro è spesso incontaminato, paesini incastonati sulle colline, storia da esplorare fino ad Assisi, magari in treno per poi tornare in bici. È una delle iniziative messe in campo quest’anno per passare nella cappellina dedicata a Gino Bartali e celebrare una collaborazione d’eccezione con le Ferrovie dello Stato.
La Francescana si muove lungo il suo percorso permanente, ormai battezzato e in attesa di essere disposto con i cartelli per poter essere percorso anche senza gps. Intanto, nei suoi due percorsi, da 35 e 73 chilometri, ne ripercorre tratti che variano ogni anno, così da non annoiare e far scoprire novità ai partecipanti più affezionati.
Ce n’è che vengono dal Belgio, dall’Austria, dalla Germania e, quest’anno, persino da Australia e Brasile. Finiscono con lo scegliersi le foto più belle chiedendo di averle per la loro casa, perché la Francescana diventa stile di vita e bella vacanza. Quest’anno, poi, gli organizzatori hanno deciso di premiare i più affezionati con una maglietta da ambasciatori della Francescana nel mondo.
La Francescana è iniziata il venerdì, con i convegni e le iniziative intorno a Foligno (ne abbiamo parlato in questo articolo e in quest’altro) ed è arrivata fino a lunedì, per chi è rimasto a godersi l’Umbria un giorno in più, soprattutto chi veniva da lontano. L’appuntamento per un caffè sotto un cielo finalmente libero dai miracoli che ha buttato giù tutta l’acqua che ha potuto.
Mentre la piazza, abbandonata del mercatino vintage si riempiva dei Primi d’Italia (a Foligno c’è sempre una scusa per fare festa) già si è cominciato a pensare all’evento del 2023. E c’è solo l’imbarazzo della scelta per le tante proposte che arrivano dal territorio.
Ora c’è da guardare avanti. La Francescana porta alla chiusura il Giro d’Italia d’Epoca del 2022 (ne è penultima tappa) ma avvia la settimana santa del ciclismo vintage. Quella che da Foligno porta a Gaiole in Chianti, fino all’Eroica.
Poi sarà di nuovo inverno.
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27 set 2022 – Riproduzione riservata – Cyclinside
Organizzazione perfetta. Difetti nessuno. Punto a favore 1000000000 ineguagliabile. ♥️♥️♥️