Le ciclostoriche sono una riposta attiva del territorio alla pandemia da Covid-19. È quel che si desume dalla tesi di laurea di Elettra Spagnoli, discussa presso la facoltà Economia presso l’Università di Roma La Sapienza. La tesi, dal titolo “L’impatto del Covid-19 sul turismo e sugli eventi: il caso Eroica” contiene uno studio interessante sull’impatto della bicicletta nel mondo del turismo.
Si parte dal cicloturismo, anzi prima ancora: dalla bicicletta. Tra l’altro è notizia di questi giorni che i mezzi pubblici nelle grandi città sono in crisi per via della ripresa lavorativa e delle scuole e la paura pandemica ha portato molte più persone a scegliere l’auto invece che altre soluzioni, come quella ciclabile.
Ma il cicloturismo è stato, proprio in questo periodo pandemico, una svolta importante per il turismo, facendo registrare numeri molto importanti.
Nella sua ricerca la dottoressa Spagnoli quantifica in quasi 55 milioni di pernottamenti la portata cicloturistica in Italia del 2019, numeri importanti che confermano come la qualità del turismo ciclistico sia molto elevata in termini di permanenza e spese sul territorio (quindi ben oltre il mercato ciclistico).
Nell’analisi dell’impatto del Covid-19 sul turismo L’Eroica ne esce come esempio virtuoso. Già prima della pandemia la ciclostorica regina era un naturale richiamo per il turismo. Forte dei suoi valori e della terra in cui si svolge è diventata nel tempo un motore ideale per il turismo e durante la pandemia ha continua a essere un punto di riferimento per gli appassionati. Emblematico come, pur essendo annullato l’evento del 2020, le disdette alberghiere sono state molto poche e, anzi, molti ciclisti hanno voluto raggiungere ugualmente Gaiole in Chianti, in provincia di Siena, pure senza l’evento e celebrando una sorta di “Eroica che non c’è” dove hanno comunque ritrovato i loro valori (noi l’avevamo raccontata qui).
Il legame tra Eroica e territorio è molto forte tanto che già nel 2014 veniva quantificata in 4-5 milioni di euro la ricaduta economica dell’Eroica sul territorio del Chianti. Ed era un’Eroica ancora piccola rispetto a quanto diventata negli anni successivi.
L’esempio dell’Eroica, considerato nella tesi, risalta proprio perché in tanti esempi di turismo è risultato essere quello che ha retto meglio l’impatto della pandemia. Non ha perduto interesse da parte degli sponsor e i partecipanti hanno confermato l’affezione alla manifestazione riconfermando, nella grande maggioranza, la loro presenza appena possibile.
L’Eroica, anche nelle sue diverse espressioni (oltre a quella di Gaiole in Chianti) ha portato come esempio questa manifestazione nella voglia di rinascita dopo la pandemia: il cicloturismo è cresciuto tantissimo nella ripresa del turismo e i partecipanti all’Eroica hanno risposto positivamente al riguardo della percezione di sicurezza che dà l’evento. Dopo aver sperimentato la ripresa ufficiale, con Eroica Montalcino, dove sono state applicate le norme anti-covid gli organizzatori hanno potuto rilanciare con l’evento principe che si svolgerà il prossimo 3 ottobre, che vedrà la manifestazione sdoppiarsi su due giorni.
Ma di questo vi racconteremo presto.
29 set 2021 – Riproduzione riservata – GPR