15 mar 2018 – Se ci fate caso quando un’amministrazione comunale parla di traffico e problemi relativi alla circolazione, la voce “bicicletta” si fa quasi subito presente. Sa di modernità e nessuno vuole rimanere indietro. Nei discorsi. Già, perché quando si tratta di tradurre nella vita reale i buoni propositi ci si scontra con la pratica. Che è altra cosa e che non si aggira a parole senza comportamenti adeguati.
Un lettore ci ha segnalato come nella sua città (Ravenna), viga il divieto di circolazione a tutti i veicoli a due ruote in caso di neve o ghiaccio. L’ordinanza è datata 2011, ma basta fare una ricerca online per scoprire che non è solo Ravenna ad adottare queste misure in Italia.
È legittimo tutto questo? Certamente, in caso di pericolo il legislatore può e deve comportarsi di conseguenza per evitare pericoli ai cittadini e in città dove l’utilizzo della bicicletta è diffuso si cerca di evitare caos e incidenti.
Tutto regolare allora ma niente in ordine. Con buona pace di chi pedala abitualmente e si aspetta dei provvedimenti seri per la circolazione delle biciclette che non siano solo l’imposizione di limiti. La limitazione di utilizzo è una risorsa estrema che deve essere applicata in casi limite, non adottata come misura normale, è qui la differenza. Nelle settimane passate tra neve e ghiaccio alcune strade hanno subito danni importanti, tanto che si è provveduto a chiuderle in qualche caso, salvo riaprirle al più presto possibile per non bloccare il traffico. Ecco, in questa parola “traffico” è contemplato solo quello a quattro ruote. Normale si dirà in una cultura dove è il mezzo più utilizzato per gli spostamenti.
Certo che così, da quel 2011 a oggi (e se cercate trovate molte notizie su ordinanze del 2012, altro anno di nevicate importanti in tutta Italia), non è cambiato nulla a quanto pare. Le ordinanze sono ancora in vigore, non contemplano nemmeno la possibilità che ci possano essere mezzi a due ruote con gomme adatte alla neve, e siamo fermi lì, a costringere in auto chi avrebbe pure trovato soluzioni diverse.
Ci sono alternative? Sì, la pulizia delle strade e creare dei percorsi protetti. In Belgio, tanto per dire un paese dove la bicicletta viene utilizzata regolarmente per gli spostamenti, in caso di neve si provvede a pulire le piste ciclabili prima ancora delle altre strade. Il motivo è semplice: se si blocca il traffico delle biciclette si crea un problema alle normali attività. Peggio ancora: si costringerebbero le persone a utilizzare l’auto, creando traffico in più. E quest’ultima annotazione, in effetti, dovrebbe far riflettere anche gli amministratori italiani.
RC