Il dubbio pesante è arrivato da Matteo Tosatto, corridore d’esperienza e sempre accorto anche nel parlare: “Demare in salita ci ha passato al doppio della velocità attaccato alla sua ammiraglia” ha dichiarato alla Gazzetta, appoggiato anche da Eros Capecchi. Un colpo fortissimo sulla vittoria del francese alla Sanremo.
La memoria torna all’episodio di Nibali attaccato all’ammiraglia e ripreso, in video, dall’elicottero. Episodio che costò l’esclusione dalla Vuelta 2015 del corridore siciliano. E non poteva essere diversamente vista l’evidenza della prova.
In questo caso, lo diciamo subito, niente potrà mettere in pericolo l’ufficialità della vittoria di Demare. Il reclamo alla giuria andava fatto entro trenta minuti dal termine della corsa. Eventualmente riservandosi di portare delle prove. Quelle girate il giorno dopo si sono rivelate anche poco attendibili (circola una foto, on line, di un corridore della Fdj, attaccato all’ammiraglia in salita, ma non è Demare e, per dirla tutta, non è nemmeno la Cipressa dove Tosatto dice di essere stato superato dal francese al traino).
Resta l’infamia mediatica, eventuale, nel caso di accertamento della colpa. È vero che a volte “così fan tutti”, ma poi non vanno a vincere.
Qualcosa del genere, lo scorso anno al Tour, aveva lasciato intendere anche Sagan quando, parlando dei suoi secondi posti, aveva detto che in fondo lui le tappe se l’è sempre pedalate tutte.
Nel gruppo, però, ci sono leggi non scritte. Che prima o poi qualcuno fa rispettare. E ogni tanto si assiste a qualche corridore che va all’attacco anche in tappe non alla sua portata perché, si dice, si deve far perdonare qualcosa.
Strava che dice?
Nella quantità di polemiche che si sono scatenate nel dopo gara Marco Bonarrigo, di Cycling Pro, ha sollecitato il corridore francese a mostrare il file del suo gps/misuratore di potenza alla Sanremo. Se ha fatto qualcosa di illecito, logico ragionamento, sarà tutto memorizzato lì. In effetti Demare ha poi pubblicato su Strava (clicca per aprire il file) la sua performance ma non risultano tratti particolarmente sospetti. Nell’analisi accurata del file, lo stesso Bonarrigo sul Corriere della Sera di oggi (21 marzo 2016) qualche passaggio sospetto lo mette in evidenza.
Certo è che anche i file dei ciclocomputer gps possono essere “modificati” con i software opportuni: conoscete il sito: www.digitalepo.com? È un esempio, ma solo per dire che è inutile aspettarsi prove assolute (e ora non ne approfittate!)
Dovrebbe bastare l’onestà e poi ci si affida alle “regole del gruppo”. Quella, ad esempio, per cui se ti fai trainare dall’ammiraglia poi non vai a fare la volata. Staremo a vedere cosa diranno gli altri colleghi di Demare che, in ogni caso, ha fatto una volata splendida e, tutto sommato, l’eventuale traino, ha solo annullato la penalizzazione dovuta a una caduta.