8 lug 2019 – Si aspettavano tutti che nel finale attaccasse Alaphilippe. Molti si aspettavano anche che vincesse. Qualcuno si aspettava anche che facesse un numero esagerato come quello che in effetti ha fatto.
Viene ancora catalogato come cacciatore di tappe di lusso, ma forse le cose potrebbero essere cambiate. Il francese è migliorato tantissimo quest’anno, su tutti i terreni. Si è permesso il lusso di battere in volata Sagan a inizio anno, poi di vincere da dominatore la Freccia Vallone, oltre che la San Remo. Ha dominato l’inizio stagione prima di staccare la spina e riposarsi. Ora è qui in maglia gialla.
Impossibile pensare che faccia classifica? Intanto quest’anno ha finito la Tirreno Adriatico al sesto posto. Ma soprattutto io me lo ricordo sull’arrivo di Le Grand Bornand dell’anno scorso, decima tappa del Tour, dove ha pedalato da solo su due passi alpini da 18 km addirittura guadagnando in salita rispetto ai migliori. Io ero sulla linea dell’arrivo e non ho potuto non stupirmi da come fosse ancora fresco e brillante quando si è fermato.
Moscon ha detto che la Ineos tirava solo per controllare. In realtà tiravano molto forte, quasi senza motivo perché tolto Alaphilippe tutti i migliori erano lì con Thomas. Forse la Ineos ha imparato dalla vittoria di Carapaz al Giro d’Italia, e prima di regalare un bel vantaggio a quello che per ora è solo un semplice cacciatore di tappe, hanno pensato che fosse meglio considerarlo uomo di classifica in questi ultimi 10 km.
Stefano Boggia (http://www.daccordicicli.com/)