26 nov 2016 – In autunno Nevi diventa di tutti i colori. La facciata esterna dell’azienda di Chiuduno, a due passi da Bergamo, è rivestita di rampicanti che diventano un arcobaleno di giallo, marrone e rosso. E dentro ce n’è ancora di più. Sergio Finazzi e la sua famiglia allargata spingono il titanio sempre più avanti in una ricerca che diventa di forma e di materiali e poi di alta tecnologia. Quella che parte dalle saldature fino alla definizione della posizione in bicicletta, novità assoluta presentata a giornalisti e clienti in quest’ultimo sabato novembrino.
Sergio Finazzi lavora il titanio per le biciclette e non solo. Una volta acquisita una tecnologia si può applicarla a vari campi, dalla nautica al motociclismo e le biciclette che fa Nevi sono tra le più ricercate in questo materiale prezioso. Oltre alla qualità di lavorazione (è uno dei pochi ad utilizzare una campana ad atmosfera controllata per la saldatura) ora si aggiunge anche una novità in più: un sistema tecnologico per l’individuazione della misura perfetta, che per un marchio che fa biciclette su misura, partendo dal taglio dei tubi, significa fornire un servizio completo al cliente finale.
Lo studio della posizione
Si chiama Savile Row Experience, come la famosa via dei sarti londinese, ma si tratta di uno studio tutto italiano a partire dal software elaborato dall’Ing. Alessandro Leidi ed applicato alla macchina costruita direttamente da Finazzi e in grado di mettere in posizione corretta il ciclista realizzando anche un test da sforzo che “Ci serve a determinare l’efficacia della posizione – ci ha spiegato proprio l’ing Leidi – e poi a determinare le misure esatte del telaio, angoli compresi”.
Il software tiene conto di quattro misure su cui viene costruita la posizione in sella con precisione assoluta. In ballo entra anche la misura del rake della forcella che Nevi realizza personalmente, in titanio e su misura. Una differenza notevole rispetto anche ad altre realtà su misura che poi finiscono per adattarsi a forcelle già presenti sul mercato. Una differenza che può cambiare in maniera importante non solo la posizione in sella, ma il comportamento della bicicletta su strada.
Le biciclette
È ricerca continua in casa Nevi e la collaborazione con un’altra eccellenza italiana ha contribuito a impreziosire le biciclette della casa di Chiuduno. Alla presenza di Felice Gimondi sono state presentate le ultimissime novità: la Stelvio Italia, con telaio in titanio grado 9 e particolari forniti da Pmp (comprese le pedivelle) e la mountain bike K2 Italia, sempre in titanio 3AL, 2,5V montata con il nuovissimo Sram Eagle e la guarnitur monocorona realizzata da Pmp. Gioielli di precisione e artigianato che possono essere forniti anche con la forcella in titanio su misura di Nevi.
La ricerca storica
Nella parata di biciclette e di esperimenti fatti da Nevi dal 1992, anno della fondazione, stavolta abbiamo trovato anche un’automobile, speciale naturalmente. Viene dal garage di Sergio Finazzi (avevamo già curiosato dietro quella saracinesca e non è l’unico gioiello parcheggiato lì sotto) ed è frutto di un restauro di oltre tre anni. Si tratta di un’Alfa Romeo unica nella sua tipologia, la AR51, come quella che ha fatto anche il Giro d’Italia al seguito della corsa.
Poi potremmo dirvi di un orologio a pendolo appena recuperato e già funzionante… è un’officina questa, ma anche la tana di tante idee. Perché qui si inventano biciclette, ma si costruisce e si ripara quasi qualsiasi cosa. Se passate a curiosare in officina, date un’occhiata.
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Informazioni: www.nevi.it
Redazione Cyclinside
Bici belle e funzionali, le usiamo da anni e mai un minuto di manutenzione, sembrano davvero indistruttibili. Biciclette per la vita. Grazie NEVI!