Giusto qualche ora prima di averla provata su strada, la TCR Advanced SL di Giant abbiamo avuto il privilegio di vederla nascere, prendere forma da semplici fili di carbonio che prima diventano fogli e poi sagome precise; queste vengono plasmate da mani esperte su una matrice, di seguito compattate all’interno di uno stampo ad-hoc, poi verniciate, e infine allestite in linea di montaggio, che consegna alle scatole bici da sogno da spedire in chissà quale parte del mondo.
L’intreccio dei fogli di carbonio
È esattamente quel che abbiamo visto a Taichung (Taiwan) e che vi raccontiamo in questo video; è il processo di costruzione completo che passa dall'”embrione” di un filamento di carbono alla bicicletta finita.
Il nuovo sistema di taglio a freddo dei fogli di carbonio
Noi, assieme ai colleghi della stampa specializzata giunti da ogni parte del mondo, abbiamo visto quasi tutto. Quel “quasi” è legato alla riservatezza che c’è dietro determinati macchinari e processi tecnologici che in certi casi non abbiamo potuto filmare o addirittura vedere; si tratta di processi di cui è ovvio essere gelosi soprattutto quando – come nel caso di Giant – la tecnologa che utilizzi è interamente tua.
Il lay-up sulla matrice
In effetti ciò che più stupisce di un factory tour in Casa Giant non è tanto il gigantismo del sito produttivo, quanto piuttosto il controllo totale su processi, su materiali grezzi e su tecnologia che sono praticamente tutti “made in Giant”; si tratta di un know-how che è stato sedimentato e collaudato negli anni, per la precisione quaranta se si parla di lavorazione del composito in questo sito produttivo in cui lavorano ben 2.200 operai.
Sono competenze che ancora oggi, a 52 anni dalla fondazione di Giant, assegnano a questo marchio con gli occhi a mandorla un posto di diritto nell’olimpo della moderna produzione seriale della bicicletta da corsa.
A proposito di serialità: l’intera linea di produzione (assemblaggio incluso) di una TCR Advanced SL dura undici ore in tutto. Potrebbe sembrare poco oppure potrebbe sminuire la bontà di un prodotto che nell’allestimento di vertice presente sul mercato costa più di dodicimila euro.
La linea di assemblaggio
È tutto il contrario di questo: in quelle undici ore sono concentrati e scanditi processi e tecnologie di livello, che appunto vedono in questa nuova piattaforma TCR il pinnacolo di ciò che un colosso industriale come Giant è capace di fare.