16 apr 2015 – Mentre si parla di freni a disco, Sram annuncia l’arrivo dei sistemai 1x anche sui gruppi stradali. Dopo averli già inseriti nelle mountain bike e poi nel ciclo cross era logico l’esordio sulle biciclette da corsa. Tanto più, avevamo già considerato, che il range di rapporti necessari sulla strada può essere molto più contenuto delle esigenze della mountain bike (dove c’è da sostituire addirittura il concetto di tripla moltiplica).
La soluzione viene introdotta, per ora, nei gruppi Rival e Force, quelli immediatamente sotto al Red. Come a dire: per ora non pretendiamo che lo usino i corridori (e in effetti ci sembra difficile che possa essere accettato un concetto del genere tra i pro’, tradizionalmente restii ad innovazioni di questa portata – ci sono ancora i freni a disco da digerire, viene da pensare). Anche se poi, a conti fatti, guardando la proposta di moltipliche e pacchi pignoni, ci si rende conto che ce n’è davvero per tutti i gusti.
Basti considerare che i pignoni disponibili vanno da un minimo di 11 a un massimo di 36 denti nelle versioni a montaggio tradizionale del pacco pignoni. Ma sono previsti la bellezza di due pacchi pignoni 10-42. Sì, avete letto bene, viene introdotto per la prima volta un pignone da 10 denti nel mondo della bicicletta da corsa.
Ecco di seguito l’assortimento dei pacchi pignoni disponibili:
Ovviamente per accogliere tanta differenza di dentature è necessario ripensare anche il cambio posteriore. Tre le versioni disponibili per il Force che permettono di montare un massimo di 28, 36 o 42 denti sul pacco pignoni e due quelle a disposizione del Rival che comprende le versioni con bilanciere medio e lungo (niente corto, come nel Force) per 36 o 42 denti (ma ovviamente in grado di supportare perfettamente il pacco pignoni da 28 denti di dimensione massima).
Le moltipliche possono essere scelte da 38 a 54 denti. Tabella (o calcolatore) alla mano (li trovate entrambi qui, nelle pagine dedicate del nostro sito) si può scoprire che si può raggiungere perfettamente tutti i rapporti estremi voluti. C’è anche la possibilità di andare oltre tutti i limiti fino ad oggi possibili con una bicicletta da corsa.
Ovviamente cambia il disegno dei denti. Non dovendo prevedere un’azione di deragliata sulle moltipliche ma, anzi, serve che la catena sia ben stabile sulla moltiplica, è necessario che i denti abbiano profili molto più importanti che in precedenza. Migliorato anche il profilo dei denti delle rotelline del bilanciere del cambio.
I vantaggi?
Innanzitutto in termini di peso: è un risparmio importante quello del deragliatore e del relativo comando.
Poi se ne guadagna in progressività dello sviluppo metrico durante la cambiata. Non c’è più da far agire contemporaneamente cambio e deragliatore per avere un aumento (o una diminuzione) graduale dello sviluppo metrico. Questo si può tradurre in facilità (per i meno esperti) e rapidità (anche per i più smaliziati) di utilizzo. Non è poco.
Ovviamente i rapporti a disposizione non sono più 22 come con la classica doppia moltiplica. Sono 11, ma tutti utilizzabili, visto che nelle 22 scelte avevamo individuato, comunque, delle sovrapposizioni (ne avevamo parlato qui).
Tutti a 1×11 allora? Non è detto e certamente l’utilità della doppia moltiplica anteriore si mantiene in molti casi. Ma questa possibilità in più, offerta al momento solo da Sram, non è una cattiva idea. Va tenuta in considerazione e non scartata a priori.
Ulteriori informazioni su www.sram.com