“Definitivo” è un aggettivo che non si addice a questo Tour de France. La sfida a due promette di essere incerta ma ogni tassello, alla fine, avrà il suo peso importante, fondamentale.
Siamo andati a curiosare, allora, tra le dotazioni dei corridori professionisti all’unica cronometro del Tour de France 2023. I materiali a disposizione dei team sono tanti e anche vari: varrà la pena correre con biciclette da cronometro, oppure con biciclette tradizionali, magari con qualche modifica?
“I corridori decideranno all’ultimo, dopo la ricognizione” ci hanno detto i tecnici di FSA/Vision che equipaggia il team EF e Bahrain, ma fornisce anche, con gli accessori, anche altre squadre.
Vista la leggerezza dovrebbero avere, comunque, tutti quanti a disposizione il cockpit aerodinamico con estensioni monoscocca full carbon.
Le estensioni Metron TFE di Vision sono state realizzate in fibra di carbonio partendo direttamente dagli stampi degli avambracci degli atleti. Questo ha permesso di realizzare una costruzione personalizzata e perfettamente aerodinamica. “Queste estensioni rappresentano lo stato dell’arte della produzione Vision, e sfruttano al massimo le potenzialità delle lavorazioni 3D e i test in galleria del vento” hanno precisato dall’azienda.
Quelle personalizzate per i corridori sono ovviamente le versioni “only-race”, cioè quelle personalizzate per ciascun corridore, ma da queste nascono anche le estensioni regolarmente in vendita sul mercato: le Metron TFE (TFE sta per “The Fastest Extensions”) che permettono di adattarsi a tutti i ciclisti e si pongono come riferimento per il mercato. Lo sviluppo nasce da simulazioni computerizzate e dalla successive verifiche in galleria del vento.
Ecco i vantaggi spiegati da Vision:
- 8 per cento più veloce delle estensioni Vision Standard PIU’ VELOCE DELLE ESTENSIONI VISION STANDARD.
- 9,4 secondi più veloce in una cronometro di 40 chilometri
- La costruzione completamente in carbonio offre un ottimo rapporto peso/resistenza
- Design ergonomico e aerodinamico per prestazioni assolute.
Come tutti i prodotti utilizzati dai corridori anche quelli che verranno impiegati nella cronometro al Tour de France devono, per regolamento, essere disponibili al pubblico. Ecco, quindi, le caratteristiche tecniche e il prezzo di vendita delle estensioni aero.
Caratteristiche tecniche e prezzo
- Compatibile con manubri VISION Metron TFA, Trimax Carbon SI 013;
- Compatibile con Specialized Shiv MY19+ con adattatore (ordinabile separatamente);
- Underside bolts assembling;
- MISURE: 285mm (Small), 305 (Medium), 325mm (Large);
- PESO: 128 g (Medium – coppia);
- Prezzo di listino suggerito: 599,00 euro
Le ruote
Una cronometro così complicata sul piano altimetrico pone all’attenzione la questione ruote. Qui, Vision propone dei materiali alle squadre che poi opterà per le scelte che riterrà più opportune.
La ruota anteriore che viene fornita alle squadre è la nuovissima Metron 91 con canale interno da 21 millimetri, sviluppata, così come tutte le ruote Metron, in galleria del vento.
“Dopo un anno di studi e test abbiamo portato l’altezza a 91mm, perché è la misura che si è dimostrata più aerodinamica e veloce, tanto da poter ottenere un vantaggio fino a 15.8 secondi su una cronometro di 40 chilometri” spiegano da Vision facendo riferimento a test virtuali ma anche direttamente in galleria del vento
Oltre al cerchio, grande attenzione è stata dedicata anche al mozzo, si tratta di un PRS con cuscinetti ceramici speciali. Il peso della ruota anteriore è di 938 grammi che sarà disponibile anche nella versione per la vendita.
La ruota posteriore è la ormai famosa Metron TFW, la più veloce e aerodinamica della gamma Vision.
Si presenta in versione aggiornata e ulteriormente alleggerita, tanto da fermare la bilancia a 958 grammi, mozzo e grafiche compresi.
La ruota posteriore, a differenza della Metron 91, è un pezzo speciale, realizzato a mano con carbonio 100 per cento italiano. Si tratta senza dubbio della massima espressione del know-how, della tecnologia, e della produzione nostrana.
In una gara contro il tempo di questo valore nulla è lasciato al caso. Quelle che appaiono come normali etichette con i marchi che valorizzano sponsor e fornitori tecnici hanno, pure loro, una valenza nel campo dell’efficienza aerodinamica:
“Costruire ruote da corsa però significa anche valorizzare il proprio marchio e, come nel motorsport, rendere i propri prodotti riconoscibili subito al colpo d’occhio. Anche l’’estetica non è stata lasciata al caso, tanto che verniciature e adesivi sono realizzati per massimizzare il rendimento, e hanno permesso ai tecnici di abbassare il CX dello 0,8 per cento e ridurre l’attrito fino al 5 per cento”.
Ulteriori informazioni: https://www.fullspeedahead.com/it/ e https://www.visiontechusa.com/it/