Lanciate nel 2021 (noi le avevamo testate qui) le Bora Ultra WTO hanno rilanciato in chiave moderna la nomea di un modello di ruota – le Bora e poi le Bora Ultra, appunto – che ha fatto la storia di Campagnolo degli ultimi trenta anni.
Oggi, 31 gennaio 2024, questa piattaforma fatta di tre profili diversi (basso, alto e altissimo) viene ulteriormente aggiornata con migliorie importanti rispetto alla generazione del 2021.
Quel che fa notizia per un set destinato alle competizioni di altissimo livello è che le nuove Bora Ultra WTO sono sensibilmente più leggere rispetto alle precedenti. Ma non solo: una serie di considerazioni tecniche hanno indotto Campagnolo a sovradimensionare ancor più il canale interno del cerchio, passando dai 21 a quei 23 millimetri che stanno sempre più diventando standard di riferimento in un ambito di utilizzo “road race”.
Come per la generazione del 2021 anche in questo caso le ruote saranno proposte nelle due varianti qualitative Bora Ultra WTO e Bora WTO. Le caratteristiche tecniche di cui vi andremo a parlare sono tutte in possesso della versione al top, la Ultra WTO.
Vi rimandiamo alla tabella a fine articolo per capire quali standard tecnologici e quali componenti differenziano le due varianti.
Inoltre, sia le Bora Ultra WTO che le Bora WTO sono proposte in tre profili di cerchio, con altezza di 35, 45 e 60 millimetri.
Cerchio rivisitato: leggerissimo
Un pezzo unico in composito, realizzato avvalendosi di materiali e tecnologie impiegati nel settore aerospaziale: il nuovo cerchio è stato strutturato e dimensionato per garantire non solo peso contenuto, ma anche grande resistenza agli impatti. A livello strutturale il lay-up presenta un unico punto di giunzione, diversamente dai quattro che si possono trovare su altri moderni cerchi full carbon: è un ulteriore elemento per dare continuità alla fibra e limitare i punti critici.
Il dato più eclatante sono però i 135 grammi che il nuovo cerchio della famiglia Bora Ultra WTO risparmia rispetto alla precedente versione. Questo grazie all’adozione di avanzate soluzioni ingegneristiche e anche grazie ai nuovi ingombri di cui parleremo in seguito.
Inoltre, come per la prima generazione di Bora Ultra WTO, la lavorazione si avvale del processo proprietario H.U.L.C. (Handmade Ultra-Light Carbon) che riesce a definire nel modo migliore possibile quel complesso mix tra profili, quantità di fibra e di resine per ottenere ancora una volta il miglior compromesso possibile tra leggerezza/rigidezza e resistenza.
Ancora, la superficie esterna del cerchio è rifinita con il trattamento proprietario C-Lux, che dona un’estetica luccicante e che non richiedendo lacche o vernici particolari riesce anche a risparmiare peso. Inoltre, il trattamento C-Lux è quanto di meglio per migliorare la resistenza alle pressioni di un cerchio compatibile con i copertoncini e con i tubeless, facilita l’installazione e la rimozione delle coperture e infine riduce i rischi di abrasione nella zona destinata ad accogliere i talloni della copertura.
Infine, esattamente come in passato, l’interfaccia che ha scelto “Campy” per queste nuove Bora Ultra WTO è sempre la 2-Way- Fit, che consente di utilizzare alternativamente sia tubeless che copertoncini.
Gola da 23 millimetri
«Attraverso ricerche approfondite abbiamo stabilito che i nostri cerchi C23 sono la scelta perfetta per i ciclisti che desiderano migliorare aerodinamica e controllo»: volendo riprendere direttamente il comunicato di “lancio” di Campagnolo, sono queste le ragioni che hanno indotto la Casa veneta a passare alla gola interna con sezione da 23 millimetri, al posto dei 21 delle precedenti Bora Ultra WTO.
Tra l’altro il sovradimensionamento degli ingombri interni (e di conseguenza della larghezza esterna) ha prodotto anche una modifica della sezione del cerchio (che appare più evidente nella versione a basso profilo): il componente assume infatti una forma ancor più “a goccia”, in questo modo garantisce uno scorrimento e una veicolazione migliore dei flussi d’aria.
Da ultimo, ma non da ultimo, il canale largo garantisce un’interfaccia ottimale con le coperture di grossa sezione (28 millimetri), che oggi stanno diventando lo standard in ambito road race e assicura inoltre un’eventuale compatibilità anche con coperture di utilizzo gravel.
Raggi e mozzi
Confermati i 21 raggi (sia sull’anteriore che sul posteriore) in acciaio, con architettura di montaggio G3 (raddoppio degli elementi sull’emisfero sottoposto a maggiore stress). I raggi si inseriscono nel dorso del cerchio con lo standard proprietario Aero Mo-Mag, dove gli speciali nippli alloggiati internamente per migliorare l’aerodinamica (e anche l’estetica) hanno un’anima in fibra di vetro che permette alla estremità del raggio di trovare la direzione e la collocazione migliore da un punto di vista delle tensioni a carico del cerchio.
Mozzi? L’anteriore è in carbonio con finitura C-Lux.
Il mozzo posteriore in alluminio con ruota libera con cremagliera e 36 arpioni interni di ingaggio trasmissione.
Gli scorrimenti si avvalgono di un sistema cono/calotta, con sfere con trattamento ceramico CULT.
Peso la coppia: solo 1285 grammi
Le migliorie strutturali e gli aggiornamenti dimensionali hanno permesso alle Bora Ultra WTO di nuova generazione di risparmiare ben 100 grammi la coppia, volendo considerare le basso profilo da 35 mm: il peso dichiarato per la coppia “nuda” scende infatti a 1285 grammi e pone di diritto le Bora Ultra WTO 35 come un’opzione validissima per tutti gli agonisti che fanno della salita il loro terreno di elezione.
Il dato è degno di nota anche se si considera l’altezza maggiore che le nuove basso profilo “35” hanno rispetto all’omologo modello precedente, che aveva un cerchio alto 33 millimetri.
I vantaggi aerodinamici
Non finisce qui, perché Campagnolo ci ricorda che la resistenza al vento frontale è stata migliorata del 13% rispetto al modello precedente, mentre lil guadagno nella penetrazione all’aria sale addirittura all’80% se si considerano condizioni in cui il vento spira lateralmente con un’angolazione di 15°.
Le specifiche tecniche delle due versioni e i prezzi
Due le proposte della nuova famiglia Bora: le Bora Ultra WTO e le Bora WTO. Entrambi i modelli sono venduti solo nella versione disc-brake in tre misurazioni: 35 millimetri, 45 millimetri e 60 millimetri.
Le ruote Bora WTO sono disponibili a un prezzo al pubblico a partire da 2.590 €.
Le ruote Bora Ultra WTO sono disponibili a un prezzo al pubblico a partire da 3.690 €.
Nella tabella che segue le differenze tecnologiche tra i due livelli qualitativi.
Tecnologia |
Bora Ultra WTO | Bora WTO |
Nipple interni |
* |
|
Carbonio di altissima qualità |
* |
|
C-Lux & H.U.L.C. |
* |
|
Risparmio di peso |
*(CULT) |
*(USB) |
Cuscinetti ceramici |
* |
* |
2-Way Fit |
* |
* |
Nuovo lay up del carbonio |
* |
* |
Gola 23 millimetri |
* |
* |
Incrocio G3 |
Sì, 7×3 |
Sì, 8×3 |
Bora Ultra WTO: photogallery delle tre versioni
Bora Ultra WTO 35
Bora Ultra WTO 45
Bora Ultra WTO 60
Bora Ultra: photogallery delle tre versioni 35, 45, 60 mm
Ulteriori informazioni: Campagnolo