10 apr 2017 – Una corsa pazzesca che finisce in un velodromo. E allora a tanta forza si può contrapporre anche la tattica (che poi, chi arriva con i primi al Vélodrome di Roubaix di forza ne ha sicuramente).
Nel velodromo le cose possono pure cambiare e il risultato può non essere affatto scontato. È stato così anche l’anno scorso, no? E quando Ballerini perse quella Roubaix incredibile? La pista può ingannare e dare risultati inaspettati. Che poi ieri abbia vinto il più forte è fuori discussione.
Riguardando il finale della corsa però è venuto il dubbio che le cose si stessero mettendo diversamente da come è poi effettivamente finita. Ce lo ha fatto notare Andrea Costa, tecnico della pista ed esperto di tattica nei velodromi (è Tecnico di Portogruaro e Tecnico Regionale Veneto Pista).
Ecco cosa ci ha detto:
«Quando Stybar è entrato in pista ha dato subito a vedere che era come a casa, è andato subito in alto mentre gli altri due sono rimasti sulla fascia di riposo. Non aveva intenzione di partire secondo me, avrebbe aspettato, il via glielo ha dato Moscon quando è partito sotto, credo rovinandogli i piani. Che poi Van Avermaet se la sia meritata tutta nessuno lo nega, onore al merito».
Semplice e diretto suggerendo anche che Stybar stava preparandosi ad una volata in cui avrebbe usato gli altri come punto d’appoggio, tenendoli ad una certa distanza, per avere il tempo di scattare appena li avesse visti partire e dalla posizione favorevole in leggera discesa (girando alto) che gli avrebbe dato più spinta.
Una tattica, appunto, finita male perché l’ottimo Moscon è rientrato sul terzetto di testa e la sua accelerazione ha costretto Stybar a partire per poi cedere alla maggiore forza – evidente – di Van Avermaet.
Ecco la sequenza di immagini:
Il video qui sotto mostra chiaramente la tattica di Stybar e… come sono andate a finire le cose:
Per chi volesse saperne di più sul “punto d’appoggio” in pista suggeriamo direttamente il link del sito di Andrea Costa: http://www.surplace.it/index.php/specialita/punto-d-appoggio
Redazione Cyclinside
Moscon potrebbe essersi “vendicato” della spallata (vedi le immagini) che gli ha dato Stybar prima di entrare nel Carrefour de l’Arbre e che lo ha fatto staccare dal gruppetto dei tre poi ripreso nel velodromo.
Mi sa che era troppo stanco per pensarla così sottile. Più semplicemente (io la vedo così, poi chissà) ha visto che si controllavano e sapendosi battuto in volata ha provato sorprenderli…
Guido
La spallata all’ingresso del carrefour è stata di Langeveld.
L’ho riguardato più volte; senza quella malizia il supergianni sarebbe entrato a ruota di quell’altro supergreg. Viste come sono andate le cose, forse quei pochi metri avrebbero potuto fare la differenza…?
Forse no…ma nella testa restare a ruota in quel momento forse avrebbe potuto farla.
Chiacchiere.
Rimane una roubaix che mi ha commosso, perché di gianni sono ormai tifoso.
Last…permettetemi una pernacchia a mario cipollini…si guardasse gli ordini d’arrivo(ma anche le corse ) di fiandre e roubaix
Buongiorno