Terni- Fossombrone
Iniziamo la giornata da Terni, città dall’origine antichissima, se ne hanno notizie sin dal 672 a.c.. Dolcemente adagiata in una conca verde, e capoluogo di provincia umbro con una popolazione di tutto rispetto, si offre come teatro di partenza per l’ottava tappa del Giro. Teramo però, non tutti sanno che è anche la “capitale dell’amore”, avendo come Santo Patrono proprio quel San Valentino là…E si arriva a Fossombrone, cittadina marchigiana nella valle del Metauro con delizioso borgo annesso, dove riprendersi dalle fatiche odierne gustando i tesori della campagna circostante.
Partenza: Terni.
Ricetta: Piccioni alla Ghiotta
E quale poteva essere il vincitore di una città che ha come santo patrono proprio il protettore degli innamorati? piccioncini di tutto il mondo, questa ricetta è per voi.
Innanzitutto, pensiamo alla salsa: in una casseruola, di terracotta mi raccomando, si mettono il vino bianco e il vino rosso, l’aceto e l’olio, quindi i fegatini dei piccioni precedentemente eviscerati e il prosciutto tritati, il limone sbucciato e tagliato a fettine, gli spicchi d’aglio, la salvia, il rametto di rosmarino, le bacche di ginepro. Regolate la sapidità aggiungendo a piacere sale e pepe. Si lascia cuocere per ridurre il liquido a circa un quarto.
Si versa poi metà di questa salsa in una “leccarda” e l’altra metà si mette in una salsiera. Si infilzano poi i piccioni spennellati di olio nello spiedo del forno, e ponete la “leccarda” sotto di essi in modo che vi si raccolga il grasso che colerà i durante la cottura. Inizialmente la temperatura sarà alta per rosolarli bene e, dopo circa 10 minuti andrà diminuita per continuare la cottura per circa 1 ora e 15 minuti spennellandoli di quando in quando con la salsa della leccarda.
Quando saranno pronti, vanno serviti tagliati a metà e coperti dalla loro salsa coladissima, con altra salsa a parte da aggiungere a piacere, e con contorno di crosoni di pane o patate al forno. Amore assicurato!
E per non sbagliare, finire con la bocca dolce di un bicchierino di Vin santo Amelia e qualche tocchetto da intirgerci.
Arrivo: Fossombrone.
Ricetta: Zuppa di Cicerchie
E per bilanciare l’apporto proteico della ricetta di partenza, a Fossobrone celebriamo la tappa attingendo a piene mani dalla cornucopia di prodotti vegetali di questa valle generosa, con un piatto sostanzioso e genuino della tradizione contadina.
Le cicerchie sono molto simili ai ceci, solo,dal sapore più delicato. Si mettono a mollo la sera prima per ammorbidirle, volendo con un pizzico di bicarbonato. Quindi si soffrigono in padella in olio evo, e si aggiungono poi patate e pomodoro. E gli si dedica poi una cottura lenta, senza fretta, di minimo due ore. Va servita a tavola fumante, guarnita con odori vari, tra cui non manchino rosmarino e salvia. Abbracciata da crostoni di pane croccante a contrasto con la sua morbidezza avvolgente. E avvolgete anche con un bel bicchiere di Bianchello.