2 giu 2020 – C’è una novità interessante che viene segnalata dalla Confederazione Europea dell’Industria della Bicicletta (Conebi) e riguarda la possibilità di un finanziamento europeo verso la mobilità ciclistica per gli stati membri.
La bicicletta, nell’agenda del governo europeo, è stata ormai qualificata come mezzo di trasporto al pari del settore automobilistico e il trasporto pubblico.
La novità, appunto, riguarda la possibilità di un finanziamento specifico cui la Comunità Europea sta pensando tra le iniziative per il rilancio post coronavirus.
Non si tratta quindi di soldi che gli Stati membri possono utilizzare diversamente, ma di capitoli specifici che riguardano proprio il miglioramento della mobilità urbana e, in particolar modo, la mobilità.
Per intenderci: se venissero stanziati soldi per questa ragione e non venissero usati per il fine cui sono destinati dall’Europa dovranno essere restituiti all’Europa stessa.
Si tratta di una bella spinta verso la nuova mobilità di cui si parla a livello nazionale e potrebbe essere un seguito interessante agli incentivi che l’Italia sta per dare ai suoi cittadini e di cui si è parlato molto in questi giorni (vedere articoli relativi qui).
Per chiarezza vale la pena specificare che il finanziamento europeo di cui si parla non andrà necessariamente a diventare un altro finanziamento per l’acquisto di biciclette, ma è potrebbe essere in parte, o totalmente, rivolto alle infrastrutture per favorire la mobilità.
È tutto spiegato nel comunicato di Conebi di cui riportiamo i passaggi più importanti qui di seguito:
In una conferenza stampa il Vice Presidente Esecutivo della Commissione Frans Timmermans ha annunciato che la bicicletta può essere finanziata come parte del nuovo denaro per la mobilità che sarà rilasciato dall’UE, insieme ad altre misure come la ricarica delle auto elettriche e il trasporto pubblico. Il commissario olandese Timmermans è una delle figure politiche più alte dell’UE e il leader dell’intero processo Green Deal all’interno della Commissione, quindi questo è un impegno molto importante. Il pacchetto sulla mobilità urbana dovrebbe ammontare a circa 20 miliardi di euro e sarà erogato agli Stati membri attraverso i fondi regionali dell’UE, con lo scopo di sostenere le sfide legate all’inquinamento atmosferico, al cambiamento climatico e al benessere dei cittadini.
L’annuncio fa seguito alla proposta alla Commissione UE di un pacchetto di 13 miliardi di euro per le infrastrutture e l’accesso alle biciclette elettriche da parte di sei associazioni (CIE, CONEBI, ECF, ECLF, IMBA EU e EBMA) che è stato accompagnato da un’intensa attività di lobby pubblica e privata a Bruxelles.
Manuel Marsilio, Direttore Generale di CONEBI ha concordato: “Abbiamo iniziato a colmare il divario tra la bicicletta e le altre modalità nell’agenda dell’UE. Questa approvazione di alto livello è necessaria affinché l’UE finanzi le autorità locali e i governi nazionali per quanto riguarda le infrastrutture ciclistiche, le riduzioni dell’IVA, i bonus per l’acquisto di biciclette e biciclette elettriche, nonché la mobilità ciclabile negli sviluppi della mobilità urbana intelligente e connessa”.
Kevin Mayne, CEO di CIE, ha spiegato l’importanza dell’annuncio. “Il primo punto è il livello a cui è stato fatto l’annuncio, questo è stato il fulcro assoluto della politica dell’UE, che è una vera e propria novità per il ciclismo. In secondo luogo è stata la chiarezza dell’approvazione, la bicicletta è insieme alle altre modalità come una responsabilità fondamentale dell’UE, non nascosta nella politica dei trasporti locali. Questo è un grande passo avanti per il settore della bicicletta”.
Jill Warren e Morten Kabell, CEO congiunti di ECF, hanno dichiarato: “Questo è qualcosa da festeggiare mentre andiamo alla Giornata mondiale della bicicletta il 3 giugno. Sfrutteremo ora l’opportunità di premere per ottenere misure più concrete per la mobilità ciclistica nelle proposte di recupero dell’UE e di lavorare con le nostre organizzazioni per assicurarci che gli Stati membri siano pronti a spendere i fondi stanziati per migliorare la mobilità ciclistica e gli incentivi per raggiungere i nostri obiettivi di una maggiore e migliore mobilità ciclistica per tutti in Europa”.
Lo sfondo della dichiarazione di Timmermans è stato la presentazione da parte della Commissione Europea del suo piano per creare un fondo di recupero a livello europeo all’indomani dell’epidemia di COVID-19 – mettendo al centro l’European Green Deal. L’idea generale è quella di fornire liquidità alle regioni dell’UE più colpite, coprendo un’ampia gamma di iniziative che affronteranno prima di tutto l’emergenza sanitaria ed economica.
Il processo è lungi dall’essere concluso perché questi annunci devono diventare piani e bilanci che possano essere distribuiti attraverso l’UE. Le associazioni ciclistiche affermano che il ciclismo non era nell’agenda della Commissione Europea per la ripresa qualche settimana fa, ma ora dovrebbe essere in grado di competere per una giusta quota dei miliardi di euro del piano di ripresa. Questo va ad aggiungersi a una vasta gamma di annunci a livello nazionale e cittadino che vedono il rimbalzo dell’uso della bicicletta più veloce di qualsiasi altra modalità di trasporto.
Redazione Cyclinside