Alla fine era Matthews il favorito. Era lì, rimasto agganciato ai migliori e ormai ci credeva. Per quello quando Pogacar è partito così, secco, da lasciare tutti con distacco nello strappo finale, non ha potuto che alzare il braccio come a dire “non c’è niente da fare”. Ha vinto il più forte, ridendo, guardandosi indietro, dominando un finale che lo porta in giallo dopo il numero quasi alla Merckx di Van Aert. Quasi, perché dopo quei 130 e passa chilometri di fuga, messi lì dopo tanti tentativi di scappare, si è fatto riprendere. Eddy sarebbe arrivato all’arrivo. Forse. Perché con questi corridori di oggi non c’è più niente di scontato.
Dopo tre secondi posti e una vittoria Wout Van Aert poteva quasi accontentarsi cercando di tenere la maglia gialla il più possibile. Invece, dopo la strenua difesa di ieri, sul pavé, dove ha difeso Vingegaard e ha pure tenuto il primato, oggi è apparso più all’attacco che mai. Un pronti via senza ragionare quasi, sempre all’attacco. E pensare che la maglia gialla, si dice, non va in fuga perché rischia di scatenare la rincorsa e quindi segnare irrimediabilmente i fuggitivi. Ma in questo ciclismo giovane e contro corrente anche le regole non scritte si possono sovvertire.
Wout Van Aert scappa presto e prende più di tre minuti che poi gestisce. Tattica suicida? Vista così, sì, ma intanto fa anche da gregario perfetto a tutta la sua Jumbo Visma che se è vero che punta alla classifica finale con Vingegaard, può passare la giornata risposandosi pur essendo la squadre del leader della classifica. Bora e Uae dietro si dannano l’anima. L’ultimo a resistere a Van Aert è Simmons che molla esausto la maglia gialla a una trentina di chilometri dal traguardo.
Van Aert prosegue da solo per un altro po’ facendo quasi pensare a un’impresa che comunque ha fatto e tenendo ritmo e velocità altissimi e in anticipo sulla più ottimistica tabella di marcia. L’avventura della maglia gialla finisce a undici chilometri dal traguardo quando Van Aert, ripreso dal gruppo, prende il suo passo e lascia andare il gruppo. Prove di Eddy Merckx, quasi, appunto.
7 lug 2022 – Riproduzione riservata – Redazione Cyclinside