10 lug 2016 – Numeri pazzeschi quelli che parlano della potenza di Chris Froome. La maglia gialla del Tour de France è uno che crede fermamente nella guarnitura ellittica. Serve davvero? Certo è difficile immaginare una mossa di solo marketing per una modifica così importante. Pedalare con una guarnitura ovale significa avere una bella differenza. Prima ancora di averne vantaggio, occorre adattarsi al tipo di verso di pedalata. Chi propone questo tipo di guarniture parte dall’idea per cui è semplicemente la bicicletta che si adatta alla macchina umana. Sì, perché quando si pedala non si imprime potenza allo stesso modo sulle pedivelle lungo tutto l’arco di rivoluzione dei pedali. Il picco è proprio nella prima parte, dal punto più elevato del pedale fino a “ore 5” circa, immaginando un’orologio per dare l’idea nello spazio.
Ne avevamo parlato tempo fa e avevamo provato proprio una guarnitura di questo tipo, parlando anche delle difficoltà di montaggio (è un dato di fatto che il deragliatore non sia in condizioni ideali di lavoro), d’altra parte un professionista può permettersi di perdere qualche frazione di secondo nella deragliata se il vantaggio in termini di potenza è reale. Ed è quello che ha valutato, già da un po’ ormai, Christopher Froome con lo staff tecnico della Sky.
Redazione Cyclinside