Strappa la maglia gialla: il gioco della prima tappa mette già in chiaro le cose tra chi si gioca il Tour e, intanto, la prima frazione. E pensare che Van der Poel si era pure messo comodo sulla hot seat, la sedia destinata a chi ha fatto il miglior tempo.
Un due tre, da Van der Poel a Pippo Ganna, per il soffio di due secondi e sei decimi. Manco il tempo di pensarlo che Van Aert era già lì, con cinque secondi di vantaggio e tanti saluti a tutti. Poi subito anche Pogacar, un pelo dietro, giusto un attimo. Davanti a Ganna (che aveva pure forato e ringrazia san tubeless), dietro a Van Aert. La classifica provvisoria che sussulta, quella generale che già fa paura. Poi tutti gli altri.
In realtà, alla fine, vince Lampaert. Che sta bene ed è bello carico e fiuta l’occasione della vita: parte dopo i favoriti sulla carta, ma sfrutta anche il meteo più favorevole e fa il colpaccio. Van Aert si deve alzare dalla hot seat. Ecco il Tour de France, partito da Copenhaghen sotto la pioggia ma già “caldo” dal punto di vista agonistico. Pogacar ricomincia da dove aveva lasciato, gli avversari sono avvisati, per noi ci sarà da divertirsi.
1 lug 2022 – Riproduzione riservata – Redazione Cyclinside (GPR)