Quando fu lanciata – aprile 2013 – la Domane si impose subito come bici di rottura, soluzione che raccolse subito consensi ma che fece anche discutere non poco: da quella stagione Domane è la piattaforma di riferimento del segmento endurance di Trek, o se preferite “endurance-race”, ovvero bici adatta per competizioni in contesti e su fondi particolari, prime tra tutte le corse del pavé, in primis la terribile Parigi-Roubaix.
La prima Domane (2013): ecco quella di Cancellara per la “Roubaix”
Nel momento in cui le bici da corsa endurance producevano il massimo della loro fascinazione, la Domane irrompeva sul mercato con la sua originalissima ricetta tecnica, con quel particolare disaccopiatore delle vibrazioni che era la tecnologia Isospeed, applicata sul “nodo” di sella.
In pratica si trattava di un elastomero incastonato nella zona di giunzione tra tubo verticale, foderi posteriori obliqui e tubo superiore; questo permetteva di assorbire le vibrazioni che il rider riceve dal terreno, ma farlo senza che questo incidesse minimamente sulla performance o peggio provocasse dispersione di potenza.
Tre anni dopo – 2016 – la Casa del Wisconsin raddoppia: l’IsoSpeed viene implementato, diventa regolabile e diventa anche “Rear”, visto che in quella stagione compare il Front IsoSpeed, all’interno del tubo di sterzo, con un ingegnoso sistema di bussole interne che consentivano al cannotto forcella di flettere e assorbire ancora meglio più gli shock trasmessi sull’avantreno.
Una Domane tutta nuova
La piattaforma Domane oggi viene nuovamente e radicalmente aggiornata; arriviamo alla quarta generazione di questo modello; e quanto in meno di dieci anni i tempi tecnici della bicicletta da corsa siano cambiati lo testimonia proprio ciò che c’è dietro questa bici che chiamarla semplicemente endurance è senz’altro riduttivo…
La Domane “model year 2023” esordisce ufficialmente oggi, 8 settembre 2022, ma in realtà è stata già vista in corsa, utilizzata da alcuni dei prof della Trek Segafredo in quella “Regina delle classiche” che è la Paris-Roubaix (utilizzata sia dal team maschile che dal femminile, quando alla prima uscita ufficiosa e “segreta” ha anche vinto la corsa, grazie alla nostra Elisa Longoborghini).
La nuova Domane è dunque bici sempre indicata per asfalti regolari, per fondi selciati o anche strade bianche, ma rispetto alla vecchia versione si pone anche come modello notevolmente più leggero e più veloce.
Se vogliamo la nuova Domane è bici con un’indole più prettamente race rispetto a quello che poteva accadere ieri; e in fondo se è così è anche perché nel corso di questi anni nell’offerta prodotto di un big brand come è Trek si è aggiunto il nuovo segmento gravel, che in casa Trek si chiama Checkpoint, ovvero bici che in fiondo è andata a “rubare spazio” a una bici come la Domane.
Proprio così, le bici gravel, quelle che a detta di tanti hanno reso obsoleto il segmento endurance, che lo hanno eclissato con soluzioni che assicurano sia comfort ma in molti casi anche performance, proprio quelle che hanno indotto tanti a pensare che le endurance non hanno più senso.
Potremmo discutere a lungo su questo argomento, e sicuramente potremmo trovare anche validissime ragione per sostenerlo. Quel che è certo è che la nuova Domane ha validi argomenti per confutarla, o se preferite ha essa stessa dei contenuti tecnici che potrebbero ribaltare la domanda. Con un bici del genere potrebbe essere la Checkpoint ad avere meno senso….
Seguiteci a scoprire tecnicamente questa nuova – ricchissima – piattaforma, e capirete il perché.
Un modello, tre versioni
Domane è piattaforma proposta in tre diverse varianti: la “SL” e la “SLR” impiegano la stessa tecnologia e lo stesso modello di telaio; c’è poi la versione RSL (Race Shop Limited), destinata ai corridori e ai team professionistici, che si differenzia per la geometria (più “aggressiva, con la cosiddetta geometri Trek H1.5) e per l’assenza di alcuni specifiche tecniche che invece troviamo sugli altri due modelli.
Comune a tutte le versioni è però l’eliminazione del Front ISoSpeed e la semplificazione radicale che è stata apportata anche sul Rear Isosped, ovvero su quello del nodo di sella. Tutto questo ha prima di tutto prodotto un sostanziale risparmio di peso : un telaio più semplice, il disaccoppiatore IsoSpeed posteriore di nuova concezione e l’uso del carbonio OCLV 800 Series più sofisticato (solo nella versione SLR, visto che la “SL” impiega fibra di serie OCLV 500) contribuiscono ad alleggerire il peso del frame-set di ben 300 grammi!
Ancora, nonostante la categoria nativa cui appartiene sia quella endurance, la nuova Domane ha fatto passi avanti significativi anche dal punto di vista della aerodinamica, con profili Kammtail Virtual Foil (KVF) delle tubazioni principali (ispirati alla Madone e alla Emonda).
Nuovo è anche il set di guida con attacco e curva separati, che hanno migliorato in modo significativo la capacità di fendere l’aria e allo stesso tempo garantiscono la massima ergonomia e possibilità di personalizzazione all’utente.
Il comfort? Rimane il capitolo forte della piattaforma Domane, visto che il nuovo IsoSpeed “semplificato” (e non regolabile) è stato tarato con una sensibilità paragonabile alla più morbida delle tarature possibili sul precedente IsoSpeed (regolabile).
Inoltre, a favorire l’assorbimento delle vibrazioni c’è un ulteriore, potentissimo, argomento: telaio e forcella tollerano coperture con sezione massimo fino alla 38c. Si tratta di una misura in grado di assegnare alla nuova Domane anche un reale risvolto gravel.
Questo è ancor più vero per le versioni SL e SLR, che propongono un portaoggetti dislocato nel tubo obliqui, i supporti (invisibili) per i parafanghi e gli attacchi per borse da bikepacking sul tubo orizzontale.
Queste prerogative – va precisato – non fanno al caso della variante da competizione RSL, che tra l’altro tollera coperture fino alla 35c (che per essere precisi è la medesima tire clearance delle altre versioni qualora si montino i parafanghi).
La nuova Domane: tutto quel che c’è da sapere
Di quanto sono più leggere le nuove bici?
I pesi delle bici complete sono significativamente inferiori: fino a 700g su modelli SLR e 300g su modelli SL.
Qual è la geometria?
I modelli Domane SL e SLR utilizzano una geometria Endurance. Rispetto alla geometria H1.5 dei modelli Madone ed Émonda, la geometria Endurance ha un tubo orizzontale più alto e un passo più lungo per massimizzare il comfort e la stabilità. Il modello Domane RSL è orientato alle competizioni, tuttavia, utilizza una geometria H1.5. La Domane SL e SLR ha inoltre lo stesso stack e reach della Emonda e della Madone, ma rispetto a queste ha angoli più “morbidi”.
Qual è la misura massima degli pneumatici?
SLR e SL: 38mm, 35mm con parafanghi a copertura totale
RSL: 35mm
È compatibile con trasmissioni meccaniche?
Sì, con guaina completa. Il telaio non prevede il ferma guaina del deragliatore anteriore, il che significa è possibile utilizzare solo modelli con un fermo integrato, come quelli a levetta di Shimano. Per questo motivo, i deragliatori anteriori meccanici SRAM non sono compatibili.
È previsto un reggisella rotondo standard?
No, è previsto un reggisella con forma Kamtail Virtual Foil con forma a “D”, per migliorare l’aerodinamica. Il nuovo reggisella è disponibile in due lunghezze (280 mm e 320 mm) e con due offset di (5 mm e 20 mm).
Come si regola l’altezza del reggisella?
Rimuovere la copertura del gruppo IsoSpeed utilizzando una leva in plastica che nono danneggi la vernice. Allentare il bullone M6 esposto, regolare il reggisella all’altezza desiderata, serrare il bullone M6 a 5,2Nm, reinstallare la copertura del gruppo IsoSpeed.
A cosa serve il bullone di sicurezza sul fondo del tubo orizzontale?
Il bullone può essere rimosso solo quando viene eseguito un intervento sul disaccoppiatore IsoSpeed.
Che tipo di attacco è previsto per il freno e qual è la misura massima del disco?
Flat mount, fino a 160mm sia anteriore che posteriore.
Qual è la spaziatura del mozzo?
100x12mm anteriore, 142x12mm posteriore
Che tipo di movimento centrale viene usato?
T47
Il movimento centrale è compatibile con pedivelle con perno da 30mm?
Sì, con un movimento centrale aftermarket T47 compatibile da 30mm. Verificare la compatibilità sulla documentazione del produttore della pedivella per individuare un movimento centrale T47 compatibile.
Qual è la misura massima della corona?
SLR e SL: 2x 52/36 (min 46/33), 1x 50T
RSL: 2x 54/40, 1x 54T
Le ruote sono compatibili tubeless? Quali componenti aggiuntivi sono richiesti?
Sì, tutte le Domane in carbonio sono dotate di ruote, pneumatici, valvole e sigillante TLR tubeless ready.
Il telaio dispone di vano portaoggetti interno?
Quello dei modelli Domane SLR e SL si; il modello RSL non lo prevede, per ridurre di 100g il peso del telaio.
Che cosa è previsto a livello di supporti per parafango?
I modelli Domane SLR e SL prevedono i supporti per parafango invisibili; il modello RSL non prevede i supporti invisibili per parafanghi.
Cosa devo sapere in merito all’attacco manubrio RCS Pro?
RCS Pro è un nuovissimo attacco manubrio integrato che condivide la compatibilità con diversi modelli stradali. Prevede cavi nascosti alla vista e allo stesso tempo consente ai ciclisti di cambiare le dimensioni dell’attacco manubrio senza dover rimuovere i raccordi dei freni o le guaine del cambio. RCS Pro è disponibile con un rise di -7 e +7 gradi.
È compatibile con il manubrio/attacco manubrio Madone SLR?
No.
Versioni, prezzi e pesi*
* pesi riferiti a una taglia 56
Domane SLR 9 eTap Project1: 13.999 euro, peso 7.8 Kg
Domane SLR 9 Project1: 12.999 euro, peso 7.25 Kg
Domane SLR 7 eTap Project1: 10.499 euro, peso 8.38 Kg
Domane SLR 7 Project1: 9.999 euro, peso 7.89 Kg
Domane SLR 6 eTap Project1: 7.999 euro, peso 8.25 Kg
Domane SL 7 eTap: 7.899 euro, peso 8.48 Kg
Domane SLR 6 Project1: 7.499 euro, peso non disponibile al momento
Domane SL 7: 7.199 euro, peso 8.26 Kg
Domane SL 6 eTap: 5.449 euro, peso 8.89 Kg
Domane SL 6: 5.149 euro, peso 8.9 Kg
Domane SL 5: 3.599 euro, peso 8.93 Kg
Domane SLR Disc (frame-set): 4.999 euro, peso non disponibile al momento
Domane RSL frame-set: 4.999 euro, peso 1.6 Kg
Domane SL Disc frame-set: 3.099 euro, peso 2.5 Kg
Ulteriori informazioni: Trek
8 set 2022 – Riproduzione riservata – Cyclinside