Quest’anno ricorre il quarantacinquesimo anniversario di Cicli Basso. E l’azienda Veneta l’ha festeggiata mettendo in produzione una serie limitata a 45 esemplari della sua bici di punta, la Diamante SV.
Per ovvie ragioni non abbiamo potuto provare la bici nell’allestimento previsto per questa edizione speciale. Tuttavia ci sono state messe a disposizione per un long test due Diamante SV di “serie” montate rispettivamente con un gruppo SRAM FORCE 12V AXS e Campagnolo CHorus 12V, entrambe con Ruote Microtech RE 38 e Manubrio modulare AeroLari System che, grazie al SuperSafe Clamp System, permette di avere la rigidità di un manubrio integrato e la flessibilità di un sistema tradizionale pipa-manubrio.
Monoscocca
Dotata di un telaio monoscocca 100% 3K Torayca HMCF T1000 e T800 disponibile in otto taglie dalla 45 alla 63, la Diamante SV è una bici che si discosta dalla classificazione tradizionale di bici Aero, da Salita o Endurance. Infatti, nella sua realizzazione i tecnici Basso hanno avuto come obbiettivo principale la versatilità, non da intendersi come una bici che va bene un po’ ovunque ma non eccelle in nulla, quanto piuttosto come obbiettivo di realizzare una bici in grado di essere al top in tutti i terreni ma non a discapito degli altri. Quindi studio attento alla penetrazione aerodinamica delle tubazioni ma senza eccessi che possano comprometterne l’efficacia in salita o la guidabilità in discesa o nei tratti tecnici. Quindi carro corto per garantire massima agilità, 3B Clamp system Gen 2 (sistema integrato a 3 viti) studiato per assorbire le vibrazioni e garantire un maggior comfort, forcella a steli avanzati, di derivazione Palta, la Gravel Racing di casa, con passaggio ruota fino a 32 mm per garantire assorbimento e precisione di guida.
Provata in corsa
Abbiamo avuto la possibilità di testare a lungo le due bici, con una utilizzata anche in gara con ruote Corima MCC 32 in due gran fondo esigenti come la Sportful la Gavia-Mortirolo.
La nuova Basso Diamante SV è una bici estremante curata, esclusiva e con un’impostazione molto aggressiva.
La bici si è dimostrata fin da subito scattante e reattiva grazie al carro corto e alla rigidezza di tutta la struttura, ancorchè molto comoda all’anteriore grazie alla conformazione degli steli della forcella che gli conferiscono ottime doti di assorbimento delle vibrazioni.
In salita, proprio per la sua reattività può dare belle soddisfazioni, tuttavia è più adatta a strappi e salite brevi, piuttosto che alle grandi salite.
In discesa, specialmente nella versione equipaggiata con le MCC 32, è necessario qualche uscita per capire come sfruttarla al meglio. Una volta trovata la giusta confidenza si apprezza per l’agilità e la precisione, ma va rispettata perché non permette tante correzioni.
In pianura è aerodinamica e scattante, è performante in ogni situazione, sia quando si procede di passo alle alte velocità, sia quando si vuole cambiare ritmo o sprintare.
Le piccole accortezze pensate per migliorare il comfort funzionano, ma rimane una bici con un’impostazione fortemente race.
La consigliamo a chi desidera una bici da corsa “vera”, capace di esaltare al massimo le proprie potenzialità, specie nei tratti veloci, ma comunque non così estrema da risultare confinata solo ad un uso prettamente racing.
Scheda tecnica (telaio)
- Telaio: Diamante SV carbon monocoque construction 100% 3K Torayca HMCF T1000 and T800
- Forcella: Diamante SV carbon monocoque construction 100% 3K Torayca HMCF T1000 and T800
- Morsetto reggisella: 3B Gen 2 Seatpost Clamp
- Perno passante anteriore: Basso Standard 125mm x 12mm
- Perno passante posteriore: Basso Standard 165mm x 12mm
- Forcellino: Basso Disc Standard
- Serie sterzo: Microtech Integrated Cables
Ulteriori informazioni: https://bassobikes.com/it
24 ago 2022 – Riproduzione riservata – Cyclinside