17 ott 2017 – Personalizzazione è la parola chiave. Se pure nel ciclismo moderno i telai tendono a essere standard rispetto al su misura, a cambiare è tutto il resto e la personalizzazione è in aumento. Lo abbiamo già scritto su Cyclinside e sempre più spesso la personalizzazione passa proprio per i componenti.
Guardate Rotor, ad esempio. La sua ultima proposta è una guarnitura modulare. Vuol dire che può essere composta come più si preferisce e anche personalizzata secondo le caratteristiche richieste dall’utilizzatore.
Si chiama AlDhu 3d+, dove il nome viene da “Alpe d’Huez” per celebrare la prima vittoria di Rotor al Tour del France (con Carlos Sastre) ed è una guarnitura “modulare”. Vuol dire che con parti diverse si può assemblare un componente versatile e in grado di adattarsi, oltre che a diversi ciclisti, anche a diverse biciclette. La scelta della lunghezza dell’asse, ad esempio, può essere scelta in versione standard, con fattore Q da 148 millimetri (e linea di catena da 43,5 millimetri), oppure in versione “Offset” con fattore Q da 153 millimetri e linea di catena da 46. La maggiorazione di cinque millimetri permette di avere una trasmissione più efficace su telai con carro posteriore molto corto per far lavorare meglio la catena in situazione di incrocio maggiore.
Pedivella destra e spider, poi, nascono separati così da poter ottimizzare l’orientamento per chi utilizzi guarniture ovali. Il sistema è quello che in casa Rotor chiamano “tecnologia OCP”. La AlDHu è realizzata in alluminio 7055 ed è disponibile con lunghezza di pedivelle dal 170,00, 172,5 e 175 millimetri. Ampia anche la compatibilità per gli standard di montaggio sul telaio: BSA/ITA/BB86/BB30/PF30/BBright/BB386 evo (si veda sul sito, poi, per i dettagli).
Ampia anche la gamma delle corone disponibili, ovalizzate o meno, si possono scegliere con diverse dimensioni, compact oppure tradizionali.
Ulteriori informazioni: http://www.larm.it/it/comunicazione/co-14/co-id-59