18 nov 2018 – L’argomento è sempre caldo: la questione fiere ha visto il 2018 come anno cruciale in un settore che si dice in grande fermento, soprattutto in Italia e poi, per la prima volta, chiude l’anno senza neanche una fiera di settore. Fiera in senso tecnico, ovviamente, perché se guardiamo ai test bike e a iniziative di genere diverso il fermento c’è eccome. Cose diverse da una fiera comunque.
Che il settore fieristico sia spesso in difficoltà lo dicono le flessioni anche di eventi in altri settori, dove le fiere appaiono sopportate, piuttosto che supportate, dalle aziende. A conti fatti sembrano essere sempre di più quelli convinti che la spesa di una fiera non serva ai loro affari, meglio fare altro, magari risparmiando oppure, semplicemente, con un rendimento migliore.
È anche una questione di visione a lungo termine. Quando si organizzano eventi come i bike test le aziende notano un incremento di vendite dei propri prodotti nelle settimane successive l’evento. È fisiologico e il riscontro fa ben sperare. Diversamente, una fiera, ha un’onda più lunga, meno immediata.
C’è da cambiare il concetto di fiera o c’è da guardare più avanti allora?
Difficile trovare una soluzione precisa, soprattutto che si adatti a tutti. E se i marchi più blasonati tendono a snobbare le fiere perché comunque i loro eventi aziendali sono sempre un bel richiamo (e hanno tanto riscontro) e l’investimento con i team più importanti porta comunque tantissimo mercato, i nomi medi e medio-piccoli hanno certamente più bisogno di visibilità. E se negozianti e clienti sono attirati dal grande marchio, non è detto che seguano con lo stesso entusiasmo un evento di spessore minore. E quest’anno c’è stata una moltiplicazione di eventi aziendali.
Lo stesso balletto di date che ha visto protagoniste tutte le fiere più importanti del settore, in diverse parti del mondo, parla di una situazione tutt’altro che chiarissima per gli stessi addetti ai lavori. Situazione che, dopo esperimenti o annunci diversi, ha spesso visto rientrare gli spostamenti di data ai calendari originali.
La soluzione diversa, invece, è quella di Verona. Il CosmoBike Show, storicamente settembrino, a questa edizione arriva addirittura a febbraio. Data completamente diversa dalle onde del mercato, ma probabilmente proprio per questo interessante. La partnership della fiera veneta con la Gazzetta dello Sport ha portato nuova linfa di iniziative a un evento che ha comunque richiamato sempre visitatori da tutta italia, oltre che locali (come è caratteristica, invece, di eventi più locali come quelli di cui abbiamo parlato poche righe fa).
L’evento veronese, in programma il 16 e il 17 febbraio 2019 è presentato come un festival “parlato e da vivere”. Insomma, non si tratterà solo di andare a vedere biciclette e accessori, anche se la parte tecnica, ovviamente, sarà sempre protagonista, vista anche la specializzazione dei negozi che porta a tenere sempre meno modelli “in casa”.
CosmoBike Show sta lavorando per dare uno spazio da protagonista a ogni azienda. Si parlerà anche di squadre e di sponsor, di eventi che saranno i momenti topici della stagione.
La presenza della Gazzetta è anche una garanzia di qualità per presenze importanti di campioni e di atleti amati dal pubblico che potranno contribuire ad allargare l’orizzonte di un evento che parlerà di bicicletta in maniera completa. E le attese per il pubblico sono importanti (la stima parla di circa 60mila persone, quelle che poi è il numero dei participanti all’ultima edizione di CosmoBike Show).
Ulterior informazioni: www.cosmobikeshow.com