29 giu 2017 – Il conto alla rovescia per la Maratona Dles Dolomites numero 31 è iniziato. L’Alta Badia di recente aveva già sentito odore di attività di rilievo, mentre le strutture ricettive e commerciali sono già completamente operative, al contrario di qualche celebre località limitrofa dove fino al 1 luglio si trovano molte attività strategiche completamente chiuse. La pioggia, attesa, si è vista come in buona parte del Nord Italia ma le previsioni per week-end sembrano migliori, come d’altra parte è tradizione da queste parti: per la Maratona, il sole non dovrebbe mancare mai.
Perché l’accoglienza è il primo ingrediente del meraviglioso mondo della Maratona. E queste zone, come accennato, si apprestano a ospitare tante persone anche agli albori dell’estate. A partire dalla scorsa settimana i ciclisti già presenti hanno già incrociato sui mitici passi dolomitici un tour con bellissime auto d’epoca. E anche un’importante “randonnée” alpina per motociclisti, con numeri impressionanti: 25 passi per 700 chilometri nello stesso giorno, con partenza e arrivo a Corvara. Un grande raduno lungo, estremo, molto (troppo) border-line per quanto riguarda i limiti di legge, che attrae comunque un discreto gruppo di oltre 400 motociclisti, in gran parte germanofoni: appassionati, abituati al sacrificio, ma ben poco “sportivi”.
Nulla in confronto a quello che verrà nell’arco dei prossimi tre giorni: la Maratona è l’evento per eccellenza che inaugura la stagione estiva e lo fa prima di tutto coccolando ciclisti e loro accompagnatori già diversi giorni prima della gara e non solo al quartier generale. La Maratona infatti ospita un villaggio di intrattenimento a San Leonardo, con il ritiro pettorali e lo shop ufficiale, mentre a La Villa c’è la partenza e l’arrivo, come noto, è a Corvara. Tanti centri e tante attività per tutti alla scoperta di questi monti, fra cui spiccano le pedalate di Maria Canins, che non disdegna di far provare, fra gli altri, anche il Giau e il Falzarego, a turisti di passaggio o agli iscritti che magari vengono qui per la prima volta. Quest’anno infatti al debutto sono ben 3.500, come da tradizione metà italiani e metà stranieri, per un totale di 69 diverse nazionalità presenti. E per chi non ce l’ha fatta a entrare (sono 79.000 i “respinti” che in 13 anni di sorteggi non sono mai riusciti a essere estratti), i comprensori locali hanno arricchito le possibilità di partecipare ad altri eventi che permettono di godere dei grandi passi con il traffico chiuso.
Quest’anno a ben vedere si è registrato un giugno denso di novità per gli avventori meno agonistici, con due grandi opportunità in una certa misura “sostitutive” della Maratona, anche se non competitive. Il 18 giugno è stato organizzato il primo Dolomiti Bike Day, con un percorso che equivale al secondo “anello” del “medio” della Maratona, con Campolongo-Falzarego-Valparola in senso antiorario: una buona prima edizione, visti gli oltre 5.000 presenti.
Il 25 giugno era in programma inoltre il mitico Sellaronda Bike Day, il celebre grand tour dei quattro passi protagonisti di ogni percorso della Maratona, percorsi però in senso opposto rispetto alla gara, quindi nel verso antiorario: chi partiva da Corvara doveva fare prima il Gardena, poi il Sella, il Pordoi e infine il Campolongo. Non è stato possibile raggiungere i 22.000 partecipanti del 2016 per via di temporali e rovesci fino quasi all’ora di pranzo, ma i più irriducibili c’erano, sempre alcune migliaia secondo fotografi e organizzatori: per fortuna i probabili partecipanti erano già lì e il sabato, con un bel sole, una buona parte ne hanno approfittato per scalare in buona compagnia alcuni dei più bei tornanti alpini d’Italia.
E così per il terzo fine settimana di fila il traffico resta distante ancora dal Campolongo e, per la seconda settimana consecutiva, anche dal Sella, Gardena e Pordoi. Uno sforzo notevole ed esemplare, che quest’anno ha mostrato una presenza sempre più massiccia di e-bike, aiutate anche dal lancio del servizio di e-bike sharing in Alta Badia, un’offerta capillare, con mezzi di marca e molto ben equipaggiati.
Ma non finisce qui: c’è anche un segnale importante che val oltre gli eventi “mondani”, perché a partire dalla settimana prossima, per 9 mercoledì consecutivi fra luglio e agosto, dalle 9 alle 16, il Passo Sella verrà inibidito al transito, eccetto che per mezzi pubblici, elettrici e naturalmente a bici e pedoni. Messaggi di sostenibilità, che passano dal rispetto per l’ambiente all’amore per la bicicletta. A proposito: quest’anno si celebrano proprio questi due ingredienti alla Maratona. L’Amur (in ladino) è il tema dell’anno, che da colore e leit motiv per tutta la comunicazione e i contenuti dell’evento, mentre la bici, si sa, compie duecento anni, e per celebrarla quest’anno la Maratona ha accettato qualcuno in più. A fronte delle solite enormi richieste, nel 2017 con i partecipanti, sempre a numero chiuso, si arriva a quota 9.000.
Il divertimento non mancherà, e la voglia di essere in valle già qualche giorno prima è valorizzata come sempre dalle iniziative dei villaggi di San Leonardo e Corvara. La sfilata è una bella idea, la ruota della fortuna anche, ma la mongolfiera messa a disposizione da Audi è una rarità e, visto il posto, merita proprio la coda per andarci.
Alex D’Agosta
Twitter: @alexdagosta