23 lug 2019 – Dopo il giorno di riposo, visto l’antipasto delle rivoluzioni che ci possono ancora essere (e probabilmente ci saranno, a questo punto) al Tor de France, ci sarebbe piaciuto vedere una tappa di quelle cattive, con tanta montagna.
Tanto per vedere l’effetto che fa. Ma, sadismo a parte, le premesse sono davvero succulente per lo spettacolo di un Tour che esordisce all’ultima settimana più aperto che mai.
Però ci accontentiamo pure di una tappa per velocisti, di quelle classiche. Che per i corridori, poi, è una specie di riscaldamento lento dopo lo stop.
Tutto perfetto insomma? Neanche troppo, visto che comunque la cronaca della gara non riesce a stare ferma e le sorprese le riserva sempre, anche non positive.
Quella brutta parla di una brutta caduta di Jakob Fuglsang che è costretto al ritiro (probabile frattura a una mano). Il resto della cronaca parla di una fuga ripresa negli ultimi chilometri come da manuale e poi la volata.
Quella dove si impone Caleb Ewan dopo una volata lanciata benissimo dai compagni di squadra di Elia Viviani. Ma Ewan, pure partendo da dietro, dimostra forza e lucidità micidiali e non ce n’è per nessuno. Viviani si piazza al secondo posto, poi Groenewegen e Sagan.
Redazione Cyclinside