3 mar 2018 – Se le corse ci riportano a immagini piuttosto calde con le corse in Medio Oriente, i ciclisti nella vecchia Europa devono fare i conti col freddo che incalza. Nella grancassa mediatica di quelle corse lontane ci siamo quasi dimenticati del ciclismo che sentiamo più nostro, quello che quando fa freddo si esce con una maglia in più, senza andare nei climi caldi. E fanno bene, ci mancherebbe, il ciclismo moderno è fatto di trasferte e di allenamenti “ottimizzati” per arrivare al meglio. che poi di corridori in forma già ne stiamo vedendo, a cominciare da Viviani che ha già le cartucce pronte.
Se in Medio Oriente si pedala non è da meno l’Europa però. E i video di Gianni Moscon e Michał Kwiatkowski che si allenano sotto la neve pensando a Sanremo sono diventati virali in un attimo. Vestono le maglie Sky, che spesso critichiamo, ma questo ciclismo antico ci piace molto. Parlando i Sanremo, ma intanto, almeno per il polacco, si guarda alle Strade Bianche.
San Remo recon, if anyone asked 😂🌨 #Kwiato #allezKwiato @TeamSky pic.twitter.com/g459rdLyCE
— Michał Kwiatkowski (@kwiato) February 26, 2018
Strade che hanno rischiato addirittura di essere bianche di neve oltre che di polvere. La gara che fa iniziare ufficialmente le “nostre” classiche è un appuntamento immancabile per i grandi. Intanto anche in Belgio è iniziata la stagione delle Classiche con la Omloop het Nieuwsblad e la Kuurne-Bruxelles-Kuurne che hanno visto i corridori affrontare il freddo più difficile.
E oggi ce ne sarà di bisogno di mentalità belga nelle Strade Bianche. Sagan sembra di non aver mai smesso di correre e ormai lo conosciamo: non parte mai per fare brutta figura. Sulle Strade Bianche ci saranno poi due Campioni del Mondo. Oltre alla maglia iridata di Sagan, legittimamente indossata in questa corsa considerata “su strada”, ci sarà anche quella iridata, ma non indossata ovviamente, del Ciclocross. Wout Van Aert potrebbe esaltarsi in questo clima delle sue parti. Non lo vediamo vincente a Piazza del Campo ma chissà, il belga è un altro corridore che ci ha abituati che tutto può essere possibile quando si ha tanta forza.
Uno spettacolo che si prospetta per il meglio, anche senza i Moser e gli Hianult dei nostalgici.
Poi ci sono da seguire le ragazze. L’anno scorso la nostra Elisa Longo Borghini ci ha regalato una vittoria bellissima.
Insomma, signore e signori, ecco la stagione 2018 del ciclismo che conta. Dopo il Laigueglia iniziano le corse più belle. E ci sarà un bel po’ da raccontare e da scrivere, anche dal punto di vista tecnico.
Noi siamo pronti.
GR