“FAR”, ovvero, forma tronca del verbo fare, che dà chiara l’idea di azione e movimento; ma anche “FAR” come vocabolo inglese che rimanda a territori lontani, tutti da esplorare; e infine “FAR”, semplicemente e genuinamente perché le iniziali dei territori dei tre comuni che questa manifestazione attraversa, quello di Ferrara, quello di Ravenna, e soprattutto quello di Argenta, dove questo bell’evento cicloturistico da cinque anni parte e arriva.
Anche quest’anno FAR Gravel è stata impeccabilmente organizzato dalla omonima ASD di Raffaele Brunaldi. È nato e si è confermato anche questa volta come evento per tutti, per “gravellisti” o per chi era in sella a bici da cicloturismo o da città; perfettamente accontentati sono stati anche in cerca di avventura e scorci nuovi su questo spicchio d’Italia che – nonostante sia un piattone sconfinato – è estremamente affascinante dal punto di vista paesaggistico e naturalistico. Siamo sul territorio più meridionale del Delta del Po, con i suoi paesaggi paesaggi bucolici, le sue campagne infinite segnate da fiumi che cambiano nome e percorso, valli d’acqua dolce o salmastra, boschi primigeni e pinete marine.
FAR gravel si è riconfermato in pieno anche come evento per famiglie, pedalatori che senza fretta possono scegliere se partecipare su uno delle tre opzioni di percorso di 150, 100 e 50 chilometri (anche se in realtà, a causa del maltempo, l’opzione lunga quest’anno è stata cancellata).
Non finisce qui, perché FAR Gravel 2022 ha avuto anche una avvincente appendice agonistica: all’indomani della cicloturistica lo staff – impeccabile – di ExtraGiro, ha preso in mano il primo Campionato Italiano di specialità sotto l’egida della F.C.I., con quasi duecento atleti al via suddivisi tra professionisti ed amatori.
In pratica, una due giorni che il gravel lo ha interpretato nella sua doppia espressione cicloturistica ed agonistica; sì, è vero, in merito al secondo aspetto c’è ancora da calibrare bene il tiro e capire bene quale dovrebbe essere il formato delle competizioni gravel “ufficiali” (di questo aspetto abbiamo parlato ampiamente qui).
Resta il fatto che quella di Argenta è stata in fondo la prima vera festa del gravel a trecentosessanta gradi, in grado di soddisfare ed ospitare le esigenze di tutti, sia chi il gravel lo considera nella sua espressione (nativa?) di disciplina che ricerca l’avventura e molto meno il cronometro, sia dei tanti che vogliono anche un rigido inquadramento agonistico della specialità.
Perché no, FAR Gravel ha incontrato anche le esigenze di tanti sponsor, che hanno capito subito le grandi potenzialità di eventi del genere, eventi che coinvolgono un pubblico eterogeneo e “trasversale”, non solo specialistico. Primo tra tutti i brand presenti, in questo senso va menzionato Cannondale, che da tre anni è main-sponsor dell’evento e che proprio in questo 2022 ha pensato bene di invitare noi della stampa specializzata (e non) per raccontare questa due giorni.
Quello che vi raccontiamo in questi video è appunto il racconto in due puntate di questo fine settimana “douple-face” suddiviso tra il sabato “cicloturistico” e la domenica “tutta agonistica”.
E noi di Cyclinside, che con la tecnica andiamo tradizionalmente “a nozze”, abbiamo approfittato di questo ghiotto menù per divertirci al sabato, gareggiare la domenica, e in entrambi i casi mettere seriamente alla frusta il modello di riferimento di Cannondale per il gravel racing.
Stiamo parlando di quella SuperSix Evo SE che qualche mese fa avevamo già provato nell’allestimento ciclocross chiamato “CX”, e che ora siamo tornati a stressare nella sua (ottima) veste di gravel race.
Le impressioni sono state estremamente positivo, anche perché il percorso velocissimo di Argenta è stato quanto di meglio per una gravel “cattiva” come si è rivelata questa.
Buona visione, allora!
23 set 2022 – Riproduzione riservata – Cyclinside