Viene ufficializzata oggi, 23 febbraio 2023 una bici di cui già da giorni circolavano foto “indiscrete” sul web: ora è tutto pubblico e ve ne diamo conto nel dettaglio.
La bici si chiama Revolt X, o meglio la piattaforma si chiama Revolt X e non p un nome nuovo nella gamma Giant, visto che questo modello continua ad essere proposto sia nella versione in carbonio che in quella in alluminio e continua ad essere il pinnacolo del segmento gravel di Giant. Cosa c’è di nuovo? Che in questa nuova iterazione la bici trova nell’allestimento di serie una forcella ammortizzata e un reggisella telescopico.
Al di là del contenuto tecnico in sé, queste novità fanno notizia più che altro perché confermano la volontà di Giant di dirigersi verso il gravel “duro”, ovvero quel gravel biking con una connotazione molto tecnica, che si avvicina ai percorsi e agli orizzonti di uso della mtb.
Comune a entrambe le versioni è inoltre la geometria ottimizzata per la sospensione anteriore, cosa che rende questa bici ideale per la guida non solo sulla ghiaia, ma anche sui trail accidentati.
Insomma, se da quasi un decennio la Revolt X è bici che ha spinto i confini del gravel verso contesti tecnici e terreni misti, ora con questa nuova “faccia” ammortizzata la bici si spinge ancora oltre, rivolgendosi al pubblico più avventuroso dello spettro eterogeneo dei praticanti di gravel.
Una piattaforma, due modelli
Nello specifico la piattaforma comprende due serie: la Revolt X Advanced Pro, con un leggero telaio in composito di serie Advanced (è il carbonio proprietario di Giant) e la Revolt X, progettata con la tecnologia dell’alluminio Aluxx, che è sempre una lega proprietaria del colosso Giant.
Quaranta millimetri di travel
Sia la Revolt X Advanced Pro che la Revolt X montano la stessa forcella, una ammortizzata di Casa Fox o Rock Shox a seconda degli allestimenti, con 40 millimetri di escursione.
Si tratta di un travel settato specificamente per la guida gravel. Significa che la forcella ha un’attivazione elastica che necessita di colpi iniziali di impatto relativamente elevati, per poi garantire un affondamento più lineare e morbido su tutta la restante curva di escursione. È in pratica un’elastica leggermente diversa da quella delle mtb, appunto studiata per le necessità della guida gravel.
Assieme alla forcella, anche il cockpit di guida (manubrio e attacco) sono progettati per un controllo fluido su superfici di guida accidentate.
Revolt X è in pratica l’opzione peretta per chi sogna di attaccare le discese in fuoristrada con la velocità di una bici con manubrio drop ma con tutta la sicurezza che darebbe una vera mountain bike.
La geometria
La geometria specifica della Revolt X propone un passo relativamente lungo (per aumentare la stabilità) e una buona altezza del movimento centrale da terra, per il massimo controllo su terreni più accidentati.
I materiali leggeri del telaio e le tecniche di costruzione innovative creano una miscela perfetta di agilità e controllo per aiutare i ciclisti in salita, per curvare in velocità e affrontare discese difficili con sicurezza.
Sul carro posteriore, inoltre, troviamo una giunzione dei foderi obliqui più bassa rispetto al “nodo” di sella (è in pratica il cosiddetto carro “dropped”).
Tra l’altro gli obliqui sono conformati con un diametro sottile, a beneficio della vertical compliance, ovvero la capacità che ha il telaio di flettere sotto il peso del ciclista, ma senza mai sacrificare la rigidità laterale necessaria per sprintare oppure arrampicarsi sicuri sulle erte arcigne.
Il reggisella telescopico
Un esclusivo reggisella telescopico assorbe ulteriormente urti e vibrazioni. Il reggisella telescopico ha 25 millimetri di travel gestiti tutti dal comando a manubrio di conformità verticale. Il componente è proposto nella doppia misura di 75 o 100 mm, a seconda delle dimensioni del telaio. queste ultime sono sei, dalla XL alla XL.
Per i gravel biker che invece volessero una scelta pil classica la piattaforma Revolt X prevede anche due opzioni di reggisella tradizionale: la prima monta il reggisella in carbonio proprietario D-Fuse, la seconda un tradizionale reggisella tondo, con sezione 30,9 mm.
Il gruppo di guida
Infine il gruppo di guida: entrambe le serie Revolt X sono equipaggiate con il manubrio Contact SL XR D-Fuse, con 16 gradi di flare. Questo design contribuisce ancor più a ridurre l’affaticamento di braccia e mani, assorbendo urti e vibrazioni prima che queste raggiungano il corpo.
Geometria regolabile
Ereditata direttamente della precedente serie Revolt X è la tecnologia Flip Chip sui drop out posteriori. Si tratta di forcelini regolabili, che attraverso un doppio foro consentono di regolare il passo totale della bici e/o la tolleranza coperture (con un massimo di 53 mm con ruote 700c).
Più in particolare il passo più lungo aggiunge stabilità e aumenta la distanza tra gli pneumatici, mentre il passo più corto offre una guida più veloce e agile.
Ruote di Casa Giant
Entrambe le serie montano ruote Giant, tra cui spiccano le CXR X1 in composito per i modelli Revolt X Advanced Pro (e pneumatici tubeless).
Ogni configurazione di ruote Giant WheelSystem garantisce comunque grande robustezza e un peso minimo, oltre alla possibilità di utilizzare pneumatici ad alto volume a pressioni inferiori per una guida più fluida, una presa migliore e un’efficienza di rotolamento uniforme su terreni variabili.
E i prezzi?
Revolt X Adv Pro 1 (forcella RockShox Rudy Ultimate XPLR, gruppo Sram Rival AXS), 5.799 euro
Revolt X Advanced Pro 2 (forcella RockShox Rudy XPLR 40 mm, gruppo Sram Rival 1), 4.399 euro
Ulteriori informazioni: Giant