In questo video vi raccontiamo due giorni di splendide pedalate in alta Maremma, in quel vero e proprio paradiso del fuoristrada (sia mtb che gravel) che è la zona di Massa Marittima (GR); sono stati due giorni che ci hanno aperto e fatto provare un mondo, quello delle e-bike light, che sta guadagnando sempre più spazio presso i costruttori e consensi da parte del pubblico.
Le e-bike leggere, esattamente, ben diverse dalle bici elettriche che potremmo definire “della prima ora”, quelle di prima generazione. Erano bici, quelle, dove i pesi elevati, dove l’abbinamento spesso sgraziato tra telaio/batteria/motore, dove la grossa forza di spinta e i dove rumori percepiti allontanavano decisamente il mezzo dalla sua classica connotazione di bici “muscolare”.
Nulla di questo succede sulla nuovissima e divertentissima Solace eRIDE che abbiamo testato appunto in Maremma.
La Solace eRIDE è piattaforma elettrica sia road che gravel, introdotta da Scott ufficialmente oggi, 22 dicembre, qualche settimana dopo l’arrivo della Lumen eRide, anche questa modello che – pure se nell’ambito delle mtb full suspended – incarna sempre la stessa filosofia e lo stesso credo.
Meno è di più
Less is more ci dicono i product manager elvetici in occasione della presentazione di questa bici che esce ufficialmente oggi ma che noi abbiamo provato in anteprima in Toscana a inizio novembre: “meno è di più”, appunto a ricordare come su questi modelli la ricetta che conduce all’efficienza passa attraverso un’architettura di assistenza che si integra perfettamente con telaio e componenti, un’architettura compatta, leggera, silenziosa, esteticamente gradevole e soprattutto dolce e “morbida” a livello di spinta.
Un’elettrica da meno di 12 chili
La Solace eRIDE – perché è questa quella che abbiamo potuto provare ed è questa quella su cui ci concentriamo anche nel nostro video – è bici elettrica che nella configurazione con componentistica da corsa strada, ha un peso complessivo sbalorditivo: 11.9 chilogrammi (da parte sua la Lumen eRide ferma l’ago della bilancia al peso monstre di 15.5 kg) .
«Ma ad oggi esistono e-bike da strada che pesano anche qualche cosa di meno», forse starete pensando. Sì, esatto, ma si tratta di e-bike con il motore nel mozzo, non certo di e-bike con motorizzazione centrale come è la Solace eRIDE: arrivare a livelli di peso così basso con un motore nel movimento, questo sì, è davvero da record al giorno d’oggi.
Sistema TQ
Oltre a Scott anche altri costruttori oggi si stanno avvicinando a questa filosofia di intendere le e-bike: in questo senso Bmc, Trek e Simplon sono i marchi da tirare in ballo se rimaniamo nell’ambito dello stesso sistema di assistenza che ha sposato Scott, quel TQ HPR-50 di cui vi avevamo già parlato qui.
Il sistema fornito dall’azienda tedesca è qualcosa di originale, inedito nella sua architettura tecnica e nel modo di abbinarsi con il telaio, quasi di nascondersi all’interno di esso, visto che il frame appunto rimane esteticamente quasi identico a quello di una bici muscolare.
Appunto, diversamente dai sistemi che scelgono il motore nel mozzo (e anche Scott continua ad essere tra questi su alcune sue piattaforme come ad esempio la Addict eRide) qui il concetto è diverso: qui la distribuzione dei pesi è tutta diversa, diversa la sensibilità che puoi ottenere nella erogazione di coppia, e soprattutto qui a tutto si pensa meno che alla possibilità di convertire la bici da elettrica a muscolare (argomento che invece negli ultimi anni è stato cavalcato parecchio da tanti costruttori che hanno avvicinano il mondo delle e-road bike).
Convertibilità? No, grazie
Una bici elettrica come la Solace nasce in questa configurazione e così deve rimanere, non c’è motivo di scervellarsi a trovare soluzioni per convertirla togliendo motore, batteria e accessori connessi: l’investimento fatto per abbattere il peso serve anche e soprattutto a questo, a consegnare una bici che abbia tutti i vantaggi di una motorizzazione centrale, ma che prima di tutto ti dia il più possibile quel feeling “naturale” del pedalare, quello che abbiamo sempre avuto nella nostra percezione prima che arrivassero le “elettriche”.
Leggerezza per avere sensazioni, non performance
Sono bici, queste, che da una parte non ti fanno percepire il fastidioso effetto di trascinamento o di “motorino” quando inneschi l’assistenza e che dall’altro ti danno la percezione classica del pedalare proprio perché sotto il sedere hai un mezzo dal peso relativamente contenuto, un mezzo che senti sempre snello e agile tra le gambe, un mezzo che – anche se dovesse malauguratamente capitarti di esaurire la batteria – può tranquillamente riportarti a casa con le tue gambe, appunto perché sotto i piedi non hai un “macigno”.
Cosa ci riserva il futuro
Le e-bike light eclisseranno le bici a pedalata assistita della prima ora, quelle più pesanti e potenti? È decisamente troppo presto per dirlo: quel che è certo è che la (giovane) storia dell’industria ciclistica elettrica ci sta in poche stagioni portando a soluzioni sempre più integrate, sempre più efficienti e spesso sempre più leggere. Ma è vero anche che per determinate destinazioni d’uso – primo tra tutti il segmento “gravity” della mtb – un sistema di assistenza potente e duraturo appare la strada maestra per assecondare uno stile di riding che non è proprio quello della Lumen eRIDE (e tantomeno della Solace Gravel eRIDE).
È meglio pensare, allora, che questo delle e-bike light sia semplicemente un interessante filone del più ampio mondo elettrico. Per capire quanto effettivamente prenderà piede, ne siamo sicuri, basterà aspettare un po’ di tempo, non troppo crediamo noi…
Solace, le caratteristiche tecniche
La Solace eRIDE è piattaforma sia gravel che road.
I modelli Gravel sono dotati di trasmissione Sram “1x”, manubrio flare e pneumatici da 50c (limite formale coperture). Le versioni da strada sono equipaggiate con trasmissioni Shimano “2x”, e coperture slick da 38c.
Il telaio è compatibile per borse da bikepacking.
Il telaio è compatibile per trasmissioni elettroniche e meccaniche.
Il telaio condivide l’eredità del telaio Addict Gravel, con la medesima geometria (ma con carro più lungo di 1 cm che aumenta la stabilità e la tire clearance) e anche con valori di rigidità quasi uguali (nonostante l’impiego di un movimento centrale aperto per il posizionamento della drive unit
Tutti i cablaggi scorrono internamente al telaio
Il telaio in carbonio di serie Scott HMX ha un lay-up ottimizzato, dove le tubazioni a più diretto contatto con il suolo (foderi bassi, scatola movimento, tubo diagonale) sono laminate per privilegiare la rigidità, mentre le tubazioni “alte”, ovvero quelle a più diretto contatto con il ciclista, assolvono più a comfort e all’assorbimento delle vibrazioni.
Il motore TQ
Estremamente leggero (3,9 Kg l’intero sistema), il motore TQ HPR50 della Solace eRIDE non oppone alcuna resistenza quando si supera il limite di velocità di ingaggio di 25 Km/h oppure quando si pedala senza assistenza. L’unità motore ha un diametro di soli 8 centimetri e sviluppa un rapporto peso/coppia senza precedenti: 1,8 kg per 50 Nm.
Il motore è identico sia per la Solace eRIDE Gravel che per la Road, con la sola differenza di una mappatura diversa per le due versioni
Sempre connessa
Il display a Led che gestisce l’assistenza è collocato nel tubo orizzontale: fornisce tutte le informazioni essenziali come il livello della batteria in %, l’autonomia in Km e indica quale tra le tre modalità di assistenza è impostata.
Grazie a un misuratore di potenza integrato vengono forniti anche RPM e watt. Inoltre, scaricando l’app dedicata si potranno personalizzare tutte le modalità: si può risparmiare la durata della batteria o massimizzare la potenza, modificare il comportamento del motore per un feeling più naturale, oppure più immediato e repentino, della risposta del motore.
Inoltre, Solace e RIDE è dotato di un’unità di connettività aggiuntiva nascosta nel tubo orizzontale e fissata al display: permette di collegare altri dispositivi che possono alimentare la batteria interna del Solace, come luci, trasmissioni, ecc.
Il sistema TQ, inoltre, è interfacciabile con i ciclocomputer provvisti di protocollo di comunicazione ANT+.
Batteria e autonomia
Oltre alla batteria di serie da 360 Wh integrata nel tubo obliquo, tutti i modelli Solace eRIDE sono predisposti per utilizzare un range extender da 160 Wh, da fissare con pratico sistema a sgancio sul secondo portaborraccia.
Quando si monta il range extender, il sistema darà priorità al suo drenaggio prima di impiegare la batteria integrata. Il tempo di ricarica è veloce, la batteria principale può raggiungere l’80% in sole due ore di ricarica.
Solo i modelli Solace eRIDE 10 e Solace Gravel eRIDE 10 sono forniti con una batteria di range extender nella confezione. Per tutti gli altri modelli questo articolo è disponibile come oprional.
Cavi integrati
Tutti i manubri integrati Syncros sono compatibili con il telaio Solace eRIDE, compresi i relativi spacer per adattare eventualmente lo stack. In particolare, il manubrio combinato Syncros Creston IC consente il passaggio interno completo dei cavi per cavi meccanici o elettronici e freni a disco.
Il telaio è inoltre compatibile anche con manubri/attacchi in due pezzi.
Accessori e compatibilità
Il telaio è compatibile per il montaggio di parafanghi, per tutti i sistemi di illuminazione Syncros ed anche per il montaggio del cavalletto dedicato, anche questo di Syncros.
Taglie e geometria
Allestimenti e prezzi
SOLACE eRIDE 10: gruppo Shimano Dura-Ace Di2, ruote Zipp 303, range extender, coperture da 38c, 11.999. euro.
SOLACE eRIDE 20: gruppo Shimano Ultegra Di2, ruote in carbonio Syncros, coperture da 38c, 7.999 euro.
SOLACE GRAVEL eRIDE 10: gruppo Sram Force XPLR eTap, ruote Zipp303, range extender, coperture da 50c, 9.999 euro.
SOLACE GRAVEL eRIDE 20: gruppo Sram Rival XPLR eTap, ruote in carbonio Syncros Capital 2.0, coperture da 50c, 7.599 euro.
Ulteriori informazioni: Scott