Storie di donne e di ragazze. Questa settimana è iniziata raccontando le cicliste del Trofeo Binda. Proseguiamo riprendendo altre donne. Quelle che abbiamo visto pedalare circa una settimana fa alla Granfondo dei Laghi, che si è svolta nei pressi di Bracciano, vicino Roma. In quell’occasione abbiamo conosciuto una ragazza di cui vale la pena raccontare qualcosa. Ha 23 anni ed era lì a ritirare la maglia premio come prima della sua categoria. Bella vittoria? Molto di più in effetti. Sentite la sua storia:
«Sono troppo contenta, è la prima gara che vinco (prima di categoria, ndr), sapete, io l’anno scorso pesavo 89 chilogrammi, oggi sono a 58-59 ma ho sudato tantissimo, chilometri in quantità e si può dire più digiuni che pranzetti…»
Mariagrazia D’Anna esordisce così.
– Ho iniziato a pedalare il 4 maggio 2014.
– Vuoi dire che hai perso trenta chili in poco più di un anno?
Ti racconta tutto in poche parole come se fosse la cosa più naturale. Vale la pena approfondire.
«Sai, qui in Campania quando vedono una persona in carne dicono che sta bene, al contrario uno troppo magro c’è il rischio che sia considerato quasi malato». Mariagrazia è di Arpaia, duemila persone e qualche altra tavolata in provincia di Benevento.
Fino a quel 4 maggio vita sedentaria e nessun interesse per lo sport. Ma ha un’amica ciclista che a vederla andare in bici al freddo si chiedeva chi glielo facesse fare. Un’amica che pian piano le ha trasmesso una passione e la voglia di fare qualcosa di buono per se stessa perché, semplicemente “non mi piacevo”. Quando la vede pedalare l’amica Rossella Diezzo (“È la punta di diamante della Rokka Bike Liverini, vincitrice di moltissime granfondo, cronoscalate, gare a circuito e xc sia su strada che in Mtb” ci suggerisce Mariagrazia) capisce che quella ragazza qualche numero ce l’ha, nonostante i chili in più. C’è da lavorare e Mariagrazia non se ne fa un problema:
«Ho iniziato a pedalare per stare meglio e mi è piaciuto subito. Soprattutto non mi sono mai posta degli obiettivi difficili: solo il piacere di stare in bicicletta per migliorare me stessa. Piccoli passi per avere lo stimolo di fare, ma niente cattiveria agonistica come vedo troppo spesso in molti ciclisti».
La prima bicicletta è una mountain bike Bottecchia, poi una Corratec “Dolomiti”, da corsa. Salite e discese, sterrati e ghiaia.
«Dalle mie parti non manca niente e con Rossella spesso andiamo ad esplorare e ci perdiamo. Ma ne vale la pena, sapessi che paesaggi!»
Rossella non è solo una compagna di ruota, dà a Mariagrazia i consigli giusti per pedalare e per mangiare, pochi dolci, cibi equilibrati e il peso inizia a scendere. Insieme all’amica di pedalate c’è anche Alessandro Basile, presidente della Rokka Bike Liverini, la squadra con cui Mariagrazia si tessera, che dà consigli preziosi (è direttore sportivo di primo livello) per allenarsi e gestirsi nel modo giusto. La famiglia sportiva di Mariagrazia se la coccola. E lei non si ferma più.
Cinque pasti al giorno, colazione e spuntini compresi ma senza farsi mancare niente. Solo controllando un po’ ma senza rimanere con la fame. Quale donna non vorrebbe sentirsi dire così e dimagrire?
«Pensa che prima di andare in bici ero pure andata da un nutrizionista – racconta Mariagrazia – ma non dimagrivo perché non avevo obiettivi da raggiungere e sgarravo troppo spesso».
Nei periodi più intensi ho fatto anche 250 chilometri a settimana, pedalando agile per bruciare i grassi. Allenamenti all’antica senza pensarci troppo. «Mi basta il cardio, per ora niente misuratore di potenza».
Mariagrazia, soprattutto, è una persona serena. Lo è oggi, consapevole dei risultati ottenuti, ma lo era pure prima perché pensava a piccoli passi da fare, non grandi obiettivi. “Quelli arrivano col tempo”.
Mariagrazia quando inizia a parlare è un fiume in piena: «Mi raccomando, scrivi che ringrazio Rokka Bike Liverini, sopratutto Filippo liverini Rosaria vecchi e Valentino Eugenio Antonio Tundisi. La mia squadra è la mia famiglia e me li porto sempre dietro».
Ventitre anni e poche ore. Il suo compleanno l’ha festeggiato con un’altra vittoria di categoria. Dice che lo fa solo per sé senza sfidare nessuno. Ma se continua con questi piccoli passi…
GR