2 mar 2021 – Novant’anni di maglia rosa, 254 corridori che l’hanno indossata da quando ha fatto al sua comparsa per la prima volta. Castelli e il Giro d’Italia celebrano il compleanno del simbolo del primato della corsa a tappe italiana con un modello ispirato a… Tao Gheoghegan Hart, l’ultimo vincitore della gara.
La prima maglia rosa venne introdotta nel 1931 da Armando Cougnet, giornalista sportivo de La Gazzetta dello Sport che aveva ideato il Giro d’Italia nel 1909. Il colore ispirato proprio alle pagine del giornale e dall’esigenza di far vedere chiaramente il detentore del primato in corsa. Il primo a indossare quel simbolo fu Learco Guerra, appunto, nel 1931.
La prima di Learco Guerra
Una maglia rosa completamente diversa quella attuale da quella in lana di quel lontano Giro d’Italia d’epoca fascista (con Mussolini che non apprezzò quel colore giudicandolo “poco virile”).
La nuova Maglia Rosa nasce direttamente in galleria del vento, con il lavoro meticoloso di un maglificio italiano di prim’ordine come Castelli insieme al produttore di tessuti Sitip, sono stati utilizzati filati riciclati al 100% per ridurre l’impatto ambientale di una Maglia che celebra il passato mentre guarda al futuro.
I nomi dei vincitori del Giro d’Italia saranno presenti sulle strisce della grafica così come sul Trofeo Senza Fine simbolo della corsa.
Le maglie da leader del Giro d’Italia 2021 saranno disponibili nei negozi e su Castelli-cycling.com verso la fine di aprile.
Per l’occasione è stato messo a punto anche un progetto di comunicazione che inizierà l’8 marzo con una mostra virtuale, in collaborazione col Museo del Ghisallo (in apertura una delle maglie Rosa custodite nel museo affiancata alla maglia del 2021), sulla storia della Maglia Rosa. Ogni settimana, inoltre, un’ iniziativa social settimanale racconterà un decennio di storia della Maglia Rosa a partire dal 1931.
RC